L’allarme, il primo, scatta alle 7.15. Di segnalazioni, al 115, ne arriveranno tante, tante altre. Un centinaio, forse più.
Tanto da intasare le quattro linee dei vigili del fuoco, con tutte le conseguenze del caso. Una mattinata di ordinaria puzza, a Taranto. Da tutta la città hanno chiamato, per lamentare il nauseabondo odore che ha ammorbato i provati polmoni dei tarantini. Anche il protocollo seguito è stato quello diventato, purtroppo consuetudine.
Con i vigili del fuoco che hanno girato la segnalazione all’Arpa, e l’agenzia regionale per l’ambiente che dirotta i suoi tecnici nella zona industriale, partendo dalla raffineria, con l’obiettivo di accertare gli eventuali danni in atmosfera.
Un copione che si ripete, come si ripetono i disagi dei tarantini. Costretti a fare i conti con il caldo, ed in questo caso non si può davvero recriminare con nessuno. Ma per quanto riguarda il cattivo odore, non si può far nulla? Davvero?