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Da anni in lotta contro i rifiuti

MARUGGIO – C’è di tutto. Rifiuti pericolosi ed altamente inquinanti (materiali plastici, medicinali, bottiglie e fustini contenenti liquidi non meglio identificati, bombole di gas corrose, siringhe), scarpe, reti, buste, tappi, relitti, sedie, sdraio, cassette di legno e plastica, gomme, bombolette spray, detersivi e persino una tartaruga marina spiaggiata, morta da mesi e in decomposizione (di grandi dimensioni). Il tratto in questione è quello di contrada Mirante, esattamente sotto il ponte sulla litoranea in direzione Borraco.

Le foto che pubblichiamo sono state scattate da cinque famiglie che da anni ormai frequentano quella spiaggia su cui, puntualmente, devono combattere contro la sporcizia. Ora dicono basta e scrivono all’amministrazione comunale perchè pretendono di poter utilizzare la spiaggia senza pericolo di infezioni o malattie. “Quella spiaggia è frequentata da grandi e bambin – scrivono al sindaco Albergo Chimienti. In tutta sincerità, Le sembra un posto adatto ai piccoli? O comunque adatto a qualsivoglia turista o frequentatore? Speriamo voglia prendere a cuore questa segnalazione e provvedere ad un’immediata ed approfondita bonifica della zona (solo una pulizia ci pare insufficiente) ed in seguito una costante manutenzione periodica anche nei mesi autunnali e primaverili, onde evitare tale smisurato accumulo di rifiuti”.

 

AL MARE SCHIVANDO LA MONNEZZA

PULSANO – Ore dieci circa di domenica mattina. Ecco come si presentava la scalinata che porta alla spiaggia di Montedarena, nella marina di Pulsano. Ed è solo la premessa di quanto i bagnanti hanno trovato sulla spiaggia. Anche lì cumuli di rifiuti. E’ l’ennesima foto-denuncia dello stato di degrado che, a metà giugno, ancora esiste sulle spiagge del litorale ionico. Una foto che testimonia il ritardo con cui troppo spesso ormai le amministrazioni comunali si attivano per tenere puliti i lidi. Una fotoche testimonia inoltre il grande stato di inciviltà che esiste. Una foto che certamente stride con le immagini lanciate nello spot della Regione “Questa è Taranto”. Purtroppo alle immagini delle incantevoli spiagge caraibiche, è necessario affiancare anche queste, perchè le istituzioni si rendano conto che una volta giunti qui i turisti non potranno che fare a meno di notare anche queste… “bellezze”. In soli dieci giorni (da quando cioè Taranto Buonasera ha avviato la rubrica “Sos mare”) sono giunte numerosissime segnalazioni di situazioni di degrado che deturpano la costa. Immagini che disegnano un litorale tutt’alto che caraibico. Una realtà, a volte, da Terzo Mondo, con montagne di rifiuti anche agli ingressi degli stabilimenti balneari con la gente che, ormai quasi indifferentemente, ci passa accanto quasi fossero parte dell’arredo urbano. Basta. E’ ora di cambiare. Di dare un volto nuovo a questo territorio e per farlo serve l’impegno di tutti. Le istituzioni devono dare l’esempio ed i cittadini devono contribuire.