LATERZA – Da oggi i presidi davanti ai cancelli degli stabilimenti Natuzzi saranno smantellati. E’ tregua. Ieri a Bari, durante la task force regionale per l’occupazione, l’azienda ha assunto l’impegno, garante la Regione, di presentare entro la prossima settimana il piano industriale. Un primo passo verso l’apertura che, per ora, convince i sindacati. “Togliamo presidi e sospendiamo lo stato di agitazione – fa sapere Antonio Stasi della Fillea Cgil – in attesa di conoscere il progetto industriale di Natuzzi”. In ballo ci sono 1.900 esuberi ovvero tutta la platea lavorativa degli stabilimenti di Laterza e Ginosa.
In attesa di visionare quale futuro disegna per loro l’azienda, i sindacati lavorano sui calendari degli orari, quelli che, dimezzando le ore, hanno gettato allarme tra i lavoratori. “I calendari presentati da Natuzzi la scorsa settimana verranno azzerati – insiste Stasi – e ci sarà una ridistribuzione del lavoro” in maniera tale dal garantire equità. Ma i lavoratori non abbassano la guardia. Attendono. Intanto i consiglieri regionali del PdL, Pietro Lospinuso, Arnaldo Sala e Giuseppe Cristella hanno rivolto un’interrogazione urgente al Presidente della Regione ed agli Assessori alle Politiche dello Sviluppo Economico e del Lavoro nella cui premessa rammentano che “In data 8 febbraio 2013 il Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE), la Regione Puglia, la Regione Basilicata e l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa hanno sottoscritto l’Accordo di Programma del Distretto del mobile imbottito della Murgia (Distretto) finalizzato alla salvaguardia e consolidamento delle imprese operanti nel settore che prevedea una dotazione finanziaria complessiva di 101 milioni di Euro”. Chiedono di conoscere quali provvedimenti la Regione intenda assumere per dare concreta e rapida attuazione ai contenuti dell’Accordo”.