Ha ribadito che sì, quel ‘prof’ le si è avvicinato, e l’ha molestata, toccandola e facendosi toccare, prima che lei riuscisse a sfuggirgli.
Drammatico incidente probatorio, stamattina in tribunale dinanzi al gip Giuseppe Tommasino. A parlare, la presunta vittima di una storiaccia di molestie sessuali tra i banchi di scuola. Lo scorso aprile, furono i carabinieri della Stazione Taranto Principale ad arrestare e sottoporre ai domiciliari un insegnante tarantino.
Nei suoi confronti venne eseguita un’ordinanza di custodia cautelare emessa dallo stesso giudice delle indagini preliminari. A marzo la studentessa, una 17enne che frequenta un istituto tecnico superiore, aveva denunciato alla Stazione dell’Arma di essere stata fatta oggetto di attenzioni da parte del suo insegnante, mentre era sola con lui nel laboratorio scolastico durante l’orario di lezione.
Nel corso delle indagini è emerso che in un momento di assenza dei compagni di classe l’insegnante avrebbe toccato la studentessa, scusandosi immediatamente dopo.
La ragazza mandò subito un sms alla madre, spiegando ciò che era avvenuto.
Stamattina ha confermato le accuse; spetterà al pubblico ministero, dottor Pietro Argentino, chiedere come pare decisamente probabile il rinvio a giudizio del professore, difeso dall’avvocato Fabrizio Lamanna.
Ad assistere la vittima e la sua famiglia è invece l’avvocato Egidio Albanese.