CASTELLANETA – Droga e soldi falsi: due arresti dei carabinieri nei pressi di discoteche. Con l’apertura dei locali estivi, sono stati intensificati i controlli nei luoghi frequentati dai giovani e nei punti di ritrovo, in particolare a Castellaneta Marina e Marina di Ginosa. Nelle prime ore di domenica i militari dell’Aliquota Operativa di Castellaneta hanno sorpreso F.M., 26enne di Bari, incensurato, all’interno del parcheggio di un noto locale da ballo, cedere sostanza stupefacente del tipo ketamina.
E’ stato trovato in possesso di circa 6 dosi e della somma di 95 euro, ritenuta provento dell’attività illecita. Inoltre, sono stati denunciati per lo stesso reato altri due giovani, un 22enne di Modugno e un 23enne di Rutigliano, trovati anche loro in possesso di circa 4 grammi di stupefacente del tipo ketamina e md.
Nel corso del servizio,sono stati inoltre sorpresi a consumare stupefacenti ben dieci giovani, tutti maggiorenni. A Marina di Ginosa i militari della locale stazione hanno arrestato P.L., 25enne di Bari, per spaccio di banconote false. Mentre era all’interno del parcheggio di un locale da ballo, alla vista della pattuglia ha cercato di disfarsi con un gesto repentino di alcune banconote.
La mossa è stata notata dai militari, che hanno quindi potuto accertare che il giovane si era disfatto di 4 banconote da venti euro, risultate contraffatte. Anche per lui, come per il presunto spacciatore, si sono aperte le porte della casa circondariale di Taranto.
Infine a Leporano sono stati ai genitori disperati di un tossicodipendente a richiedere l’arresto del figlio da parte dei carabinieri. Infatti l’uomo, un 38enne già noto alle forze dell’ordine , aveva sottoposto da oltre un anno i genitori a pretese di denaro sempre più pressanti. Il rifiuto opposto ad una delle innumerevoli richieste aveva fatto scattare l’aggressione.
Le indagini hanno permesso di accertare la gravità della situazione e, per tale motivo, il maresciallo Mario Tomasi, comandante della stazione carabinieri di Leporano, ha predisposto un servizio mirato per fermare il tossicodipendente e porre così termine alle angherie subite dai genitori. I militari dopo averlo bloccato, lo hanno dichiarato in arresto e dopo le formalità di rito lo hanno trasferito nella casa circondariale di Taranto, a disposizione del sostituto procuratore di turno, dott. Lanfranco Marazia.