Non ce l’ha fatta il cinquantasettenne savese, Michele Storino, che era rimasto gravemente ferito in un tamponamento avvenuto il 30 giugno scorso, sulla Sava-Torricella.
Un’autovettura Ford aveva tamponato il motocarro ape car, guidato da Storino, e il mezzo si era ribaltato incendiandosi. L’uomo era rimasto imprigionato nella cabina in fiamme.
Aveva riportato ustioni estese su tutto il corpo e per questo trasferito d’urgenza al centro grandi ustionati dell’ospedale “Perrino” di Brindisi.
Le sue condizioni erano apparse subito gravissime. Ieri sera, purtroppo, è deceduto nello stesso ospedale dopo nove giorni di agonia. Una donna, che era a bordo del motocarro, dopo l’urto era stata sbalzata dall’abitacolo ed aveva riportato un trauma cranico e trasferita all’ospedale “SS. Annunziata” di Taranto. Il conducente dell’altra macchina aveva riportato lievi ferite mentre la moglie, che occupava il posto passeggeri, aveva riportato fratture alle braccia.
L’impatto era avvenuto all’altezza di un ristorante. Erano intervenuti sul posto due mezzi del 118 e i carabinieri. Intanto oggi sono stati celebrati, in provincia di Vercelli, i funerali del bimbo travolto e ucciso da un suv, nella località «Trullo di mare», a Torre Ovo, nella marina di Torricella .
Il piccolo è deceduto domenica all’ospedale “Giannuzzi” di Manduria dove era stato trasportato d’urgenza con un’ambulanza del 118. I medici avevano tentato di salvarlo, ma le sue condizioni erano apparse subito disperate. Il conducente del suv non si era accorto della presenza del bimbo, che era sfuggito al controllo dei familiari.
Il piccolo era appena uscito dal cancello della villetta al mare dove stava trascorrendo le vacanze insieme alla famiglia. In casa c’erano la madre e il nonno che per un attimo hanno perso il controllo del piccino.
Sul posto erano subito intervenuti il soccorritori del 118 e i carabinieri. Il bambino, purtroppo, era deceduto dopo l’arrivo in ospedale. Il conducente del suv era insieme alla sua famiglia, quando all’improvviso si era trovato di fronte il piccolo sbucato dal cancello della villetta sulla litoranea. L’uomo, un quarantaquattrenne residente a Grottaglie, si era fermato ed aveva soccorso il piccolo. Quando il bimbo è arrivato all’ospedale “Giannuzzi” di Manduria era ancora vivo ma è deceduto nonostante i tentativi di rianimarlo.
L’incidente era accaduto nel primo pomeriggio. Ora il conducente del suv è indagato per omicidio colposo. E’ un atto dovuto così come il sequestro del mezzo coinvolto nel terribile incidente stradale.
Dopo il decesso del piccolo ieri sera è arrivata la notizia della morte, dopo più di una settimana di agonia, del cinquantasettenne savese che era rimasto gravemente ustionato in un incidente avvenuto qualche giorno prima, sempre nel versante orientale della provincia jonica.