Il caso è di quelli clamorosi. Stop alla conversione in legge del decreto Ilva per i guai giudiziari di Silvio Berlusconi.
Un rompicapo, quello che va in scena a Roma. Il provvedimento varato dal governo Letta per commissariare il siderurgico e ‘dribblare’ il sequestro da 8.1 miliardi che avrebbe messo in ginocchio il Gruppo Riva doveva essere approvato ieri.
L’ostruzionismo del Movimento 5 Stelle ha fatto slittare lo scontato via libera alla Camera, atteso comunque per oggi. Ma ieri pomeriggio a terremotare il quadro politico è stata la decisione della Cassazione sulla vicenda Mediaset, che vede Berlusconi imputato per evasione fiscale. La fissazione dell’udienza il 30 luglio, con lo stop alla possibilità di prescrizione che avrebbe salvato l’ex premier, ha fatto saltare il banco. Ed il Pdl ha chiesto stamattina tre giorni di sospensione dei lavori della Camera. Bloccando, di fatto, il decreto (oltre allla cabina di regia di governo e maggioranza prevista per oggi).
“Nessun Aventino”, ha chiarito il capogruppo Renato Brunetta. “Abbiamo massimo rispetto per il Parlamento, ma chiediamo che il Parlamento e le altre forze politiche rispettino il nostro dibattito – spiega il capogruppo del Pdl -. Abbiamo il dovere di chiarezza verso l’Italia, di spiegare cosa sta succedendo per questo chiediamo una sospensione dei lavori delle Camere oggi e domani, quando è convocata la direzione del Pdl. Nel fine settimana saremo sui territori e lunedì di nuovo in aula”. Brunetta spiega poi che il Pdl sarà in aula oggi pomeriggio per il question time con il premier Enrico Letta: “Siamo disponibili a fare il question time, per riguardo a Letta, se il presidente del Consiglio ritiene”.
Contrario alla sospensione dei lavori il Pd. Il presidente dei deputati del Pd, Roberto Speranza, ha convocato una riunione dell’ufficio di presidenza del gruppo per ribadire il suo ‘no’ a qualunque sospensione dei lavori parlamentari. A sua volta il presidente dei senatori Pd Lugi Zanda specifica che “sul calendario dei lavori deciderà la capigruppo ma il Parlamento non può sospendere i suoi lavori. Se un gruppo politico ha bisogno di un po’ di tempo, qualche ora, per una sua discussione interna, questo è già accaduto e può accadere. Certo è che i lavori del Parlamento non si possono sospendere”.
Per quanto riguarda le ragioni della fissazione dell’udienza al 30 luglio del processo Mediaset sui diritti tv, la Cassazione rende noto che ”è imposto inderogabilmente alla Corte di Cassazione di determinare l’udienza di trattazione di ogni ricorso prima della maturazione del termine di prescrizione di alcuno dei reati oggetto del procedimento, a pena di responsabilità anche di natura disciplinare” e la Cassazione ”ha sempre adempiuto a tale dovere”. A protestare era stato il nuovo legale di Berlusconi, il prof. Franco Coppi, che assiste anche il Gruppo Riva. Un ginepraio. E domani c’è il vertice al ministero dell’Ambiente, sull’Ilva. Ci sarà ancora un governo?