Pesca di frodo con le bombe: scattano denunce in una operazione congiunta eseguita dalla Guardia Costiera e dalla Polmare.
Un grave danno all’ambiente marino quello inferto la scorsa notte da quattro tarantini già noti alle forze dell’ordine che a bordo di due natanti da diporto hanno fatto esplodere nel secondo seno del Mar Piccolo sette ordigni rudimentali, realizzati con tritolo. Non è purtroppo la prima volta che si deve registrare questo tipo di attività illecita, che desta un elevato livello di allarme sociale, prova ne siano le numerose telefonate che sovente i cittadini fanno alle sale operative della Guardia Costiera ed alla Questura per denunciare episodi del genere, frutto dell’azione di scellerati disposti a tutto pur di conseguire l’obiettivo di un guadagno facile.
L’azione criminosa, iniziata nella serata di ieri, è stata da subito individuata e monitorata da personale della Guardia Costiera e della Squadra Nautica della Questura, lungo le coste del Mar Piccolo in attività di pattugliamento proprio al fine di vigilare una delle aree maggiormente interessate dall’azione criminosa della malavita locale, nell’ambito di un dispositivo fermamente voluto dal Prefetto di Taranto e che vede coinvolte tutte le Forze di Polizia. Intorno alle 21, due natanti a motore, con a bordo due persone che all’interno del secondo seno del Mar Piccolo, hanno fatto esplodere prima quattro e poi tre ordigni rudimentali fabbricati con tritolo, accingendosi poi a raccogliere il frutto dell’azione criminosa.
L’attività, anche in questa circostanza, ha destato notevole allarme nella collettività che infatti ha più volte contattato la sala operativa della Guardia Costiera. Sebbene oltre al personale presente a terra vi fosse anche un mezzo nautico veloce della Guardia Costiera pronto ad intervenire, si è deciso di evitare un abbordaggio via mare per la pericolosità dell’operazione, data l’oscurità e la ridotta possibilità di manovra tra i pali delle cozze. In due sono stati bloccati altri due invece sono fuggiti. Hanno gettato in mare i sacchi contenenti il prodotto pescato illegalmente.
A bordo della imbarcazione fermata sono stati rinveniuti circa dieci chili di prodotto ittico, mentre la gran parte dello stesso, stimata in oltre un quintale, era a bordo dell’altro natante che si è dato alla fuga.