x

x

Domenica di panico anche in mar Grande

Pioggia, fulmini e vento, con raffiche anche di 50 nodi, hanno messo in difficoltà i diportisti tarantini che ieri erano in navigazione o alla fonda in mar Grande.

L’improvvisa burrasca che si é scatenata sullo Jonio intorno alle 13 infatti ha creato momenti di paniCo sulle imbarcazioni uscite in mare.

E’ stata la Marina Militare a soccorrere i natanti e a permettere loro di entrare ed ormeggiare ai pontili della base navale di Chiapparo, dove sono stati gli stessi militari a prestare soccorso ai tarantini che erano usciti per quella che si preannunciava come una spensierata domenica in mare.

Circa dieci i diportisti che hanno trovato riparo a ridosso delle grosse navi militari. Chi va per mare sa bene che “un buon marinaio é chi sa fronteggiare una tempesta, un ottimo marinaio é chi nella tempesta non si trova”, ma questa é l’estate più instabile degli ultimi quarant’anni e sembra che non ci sia previsione meteorologica che tenga. Anche per questo ieri la burrasca ha sorpreso velisti e non.

Quando é arrivato il temporale, preannunciato poco tempo prima da lampi e tuoni, in pochi minuti la stazione radio della Capitaneria di Porto é stata presa d’assalto. Chi era in barca si é affrettato a rientrare, ma ha trovato difficoltà e ha dovuto chiamare i soccorsi. Altri hanno aspettato alla fonda, a ridosso dell’isola di san Pietro.

Tempestivo l’intervento della Marina Militare. Oltre alle diverse imbarcazioni della Capitaneria uscite a soccorrere e, in alcuni casi, a trainare le unità marittime in preda alla burrasca, alla base navale sono intervenute anche alcune ambulanze. A terra i militari hanno soccorso i civili bagnati e infreddoliti con bevande calde, coperte e asciugamani.

Momenti di panico e paura anche per un imprenditore tarantino che era tornato nella sua città con la moglie straniera e la figlia di due anni. Erano ospiti a bordo di una barca di un amico, ancorati all’isola di San Pietro quando é arrivata la burrasca. La famiglia, che vuole restare nell’anonimato, ci tiene a ringraziare il personale della Marina Militare che li ha aiutati proprio nel momento in cui iniziavano a sentirsi persi. Si é temuto il peggio, ma fortunatamente la tempesta si é conclusa nel giro di un’ora.

Diversi gli interventi della Capitaneria anche nei pressi di Campomarino. Qui ha trovato rifugio un velista marsigliese di 46 anni, che mentre era a bordo del suo catamarano (prendeva parte alla traversata Marsiglia-Grecia), si è ritrovato al centro della bufera. E sempre a Campomarino, nel tratto d’acqua che si collega a Torre Ovio, ha invece trovato la morte Gregorio Di Noi, 27 anni, avvocato di Manduria. Di Noi era impegnato in una battuta di pesca con un amico quando, per cause di in corso di accertamento, è rimastro intrappolato. Una morte, quella del sub, ch ha destato commozione a Manduria e dintorni.

Automobilisti intrappolati anche a Chiatona per gli allagamenti nel sottopasso. Ingenti i danni per il maltempo al molo Sant’Eligio dove invece il forte vento di venerdì scorso ha spostato tre barche che erano su una sella a terra. Di queste una é persino finita in mare. Si é rotto l’albero e ci sono stati altri danni. Nessuno é rimasto ferito.