TARANTO – Puntuale, come un orologio svizzero, torna a soffiare vento di bufera dalle parti di Cimino. Ormai da anni, con cadenza ciclica, si parla del piano che prevederebbe, tra le altre cose, la realizzazione di un “trade center” ed una spa, ovvero un centro benessere munito di ogni comfort. Il temutissimo “comparto 3.32” prevede anche la realizzazione di migliaia di alloggi.
Oggi, l’ex piano Sircom è approdato nuovamente sui banchi della Commissione Assetto del Territorio. In particolare, stamattina, ad alimentare il dibattito è stata la lettera inviata dai proprietari dei terreni che si ergono in zona Cimino per chiedere all’Amministrazione comunale di imprimere una forte accelera al piano, in maniera da poter edificare quanto prima su quei suoli. Il progetto, che gli uffici comunali avrebbero comunque portato avanti, nonostante un iniziale dietrofront (politico) del Comune, dovrebbe comportare una divisione tra alloggi riservati al settore terziario, prettamente per uso commerciale, e di tipo residenziale.
La data cerchiata in rosso sul calendario della Commissione Assetto del Territorio è quella di venerdì 5 agosto quando, nella sede di Paolo VI, è prevista l’audizione del dirigente Silvio Rufolo. Sarà il primo approfondimento tecnico affrontato dai consiglieri che compongono la Cat.
Intanto, come facilmente prevedibile, sul progetto si registra il netto dissenso di Confcommercio, che da anni porta avanti un’autentica crociata contro il piano che potrebbe suonare il “de profundis” per il commercio tarantino. «Il mitico progetto ex ‘Sircom’, puntuale sta per ritornare, in una veste rivista e corretta rispetto a quella dei primi anni duemila, quando il Trade Center – della immobiliare barese Sircom – si guadagnò una clamorosa bocciatura (correva l’anno 2004) grazie anche all’intervento deciso dei commercianti. Il nuovo progetto – dicono dall’Ascom – sarebbe quello già circolato nel 2011, e poi messo da parte per non esasperare gli animi in occasione delle ultime elezioni comunali. Voci attendibili confermano che negli ambienti che contano si starebbe lavorando per preparare il ritorno di Sircom».
Confcommercio conferma la propria contrarietà «ad ogni ipotesi di espansione urbanistica della città verso le periferie extraurbane. La realizzazione del piano di lottizzazione darebbe inevitabilmente forza al processo di fuga dalla città e di migrazione verso le periferie che tutti – Amministrazione comunale compresa – sostengono di voler arrestare. C’è una città che soffre e che ha assoluto bisogno di interventi di riqualificazione, non ha senso far nascere dal nulla un nuovo insediamento urbano che avrebbe il solo effetto di depauperare l’esistente».