TARANTO – Maxi-sequestro della Guardia di Finanza all’Amiu. Sotto chiave beni del valore di oltre 1 milione e 400 mila euro.
I militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Taranto, hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo “per equivalente” – ex art. 321 c.p.p. -, disposto dal gip del Tribunale di Taranto, riguardante beni immobili, mobili registrati e disponibilità finanziarie, sino alla concorrenza di oltre 1 milione e 400 mila euro nei confronti dell’Amiu, società per azioni che opera nel settore della raccolta dei rifiuti solidi urbani del capoluogo jonico.
Il provvedimento dell’autorità giudiziaria è la diretta conseguenza di una verifica fiscale eseguita dal Nucleo di Polizia Tributaria di Taranto, all’esito della quale, nello scorso mese di aprile, è stato accertato che l’Amiu non ha indicato elementi positivi di reddito, pari a circa 6 milioni di euro, conseguiti e riportati nelle poste attive del bilancio dell’anno 2011, nella relativa dichiarazione dei redditi, al fine di abbattere le imposte.
Nel corso dell’attività operativa sono stati altresì accertati costi per circa 750mila euro che l’Amiu ha dedotto in misura superiore a quella consentita dalla legge. Al termine della verifica, i finanzieri hanno denunciato il rappresentante legale della società all’autorità giudiziaria competente per il reato di “dichiarazione infedele” ex art. 4 del d.lgs. 74/2000. Pertanto, nella giornata odierna, i militari del Nucleo di Polizia Tributaria hanno eseguito il provvedimento di sequestro preventivo, sino alla concorrenza di oltre 1 milione e 400 mila euro.