Cinque auto bruciate e in città torna l’incubo dei piromani. Un’alba di fuoco, in via Pisanelli angolo via Mazzini, con cinque mezzi completamente divorati dai roghi. Indagano i carabinieri dopo l’intervento dei vigili del fuoco.
Il centralino del 115 è suonato quando erano da poco passate le 4, facendo tornare la città indietro nel tempo, rivivendo quell’incubo di trovarsi l’auto, pagata con tanti sacrifici, ridotta in fiamme. In tre sono stati condannati in tribunale per il raid dell’Epifania: la notte del 6 gennaio Taranto venne letteralmente messa a ferro e fuoco, con auto e portoni incediati. “Per noia”, secondo la ricostrizione degli inquirenti.
Due invece le auto bruciate nella notte, nella borgata di Talsano, ad aprile.
Intorno all’una e trenta le fiamme hanno avvolto la macchina di proprietà di una donna, parcheggiata in via Cacace, ma il fuoco ha anche danneggiato una vettura che era parcheggiata affianco.
Un paio di settimane prima, ancora, i maledetti piromani avevano preso di mira alcune macchine che erano parcheggiate nel centro della città. Prima avevano colpito in piazza Acanfora, dando fuoco a tre autovetture, poi avevano incendiato altre cinque macchine nei pressi di uno stabile di via Pirro.
Due raid incendiari che avevano destato più di qualche preoccupazione tra gli automobilisti tarantini. Adesso la storia si ripete. E i tarantini hanno di nuovo paura del fuoco.