Più di un milione di metri cubi di cemento. Le prime cifre dell’ex piano Sircom o, per i più suscettibili, del piano Cimino, sono state svelate questa mattina, nel corso di una seduta della commissione Assetto del Territorio.
L’audizione del dirigente ai Lavori Pubblici, l’architetto Silvio Rufolo, è stata necessaria a spiegare, ai componenti della Cat, cosa prevede il progetto fortemente osteggiato dai commercianti. Un progetto che torna ciclicamente ad ogni legislatura. Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato un dossier contenente le lettere, scritte in anni recenti dai proprietari dei terreni di zona Cimino ed indirizzate al sindaco Stefàno, utili a chiedere di sbloccare l’iter di realizzazione del progetto nel comparto 3.2.
Il piano, dunque, è stato illustrato nella sua interezza questa mattina, nella sede della commissione Assetto del Territorio che si trova al quartiere Paolo VI. In totale il progetto, secondo gli intendimenti dei proponenti, dovrebbe essere realizzato su una superficie di 88 ettari, in pratica circa 883mila metri quadrati. Alcune costruzioni sono già state realizzate, quindi la restante parte della zona di ampliamento si aggira attorno ai 57 ettari (circa 570mila metri quadrati).
Ma il dato che più di altri è balzato agli occhi nel corso dell’audizione di questa mattina è quello relativo alle volumetrie totali: 1.125.000 metri cubi. La suddivisione prevede circa 730 mila metri cubi destinati al settore commerciale/terziario; 390 mila metri cubi per le costruzioni di tipo residenziale. Nel caso in cui ci fosse la realizzazione di alloggi di media dimensione, in totale sarebbero circa 1.000 le nuove abitazioni in zona Cimino. Un piano che secondo qualche consigliere comunale presente all’incontro di questa mattina, sarebbe ben più grande rispetto al “vecchio” Sircom, perché si svilupperebbe sull’intero comparto 3.2, anche se ne utilizzerebbe soltanto una fetta.
Come detto in apertura, il progetto, da anni, è oggetto di forti critiche da parte dei commercianti tarantini, soprattutto perchè prevede la realizzazione di centri commerciali. Chi ha avuto la possibilità di visionare il piano è certo: è previsto anche un ampliamento dell’Auchan. Sulla mappa del progetto, infatti, accanto all’ipermercato/galleria commerciale, sono apparsi altri magazzini. Si fanno già i primi nomi di centri della grande distribuzione (Leroy Merlin su tutti, ndr) che sarebbero pronti ad investire in quel progetto. Tra ipotesi e certezze si fanno largo, nel piano Cimino, anche una spa, un centro per gli anziani, un parco giochi ed aree a verde. Ma a spaventare sono, soprattutto, il milione di metri cubi di cemento e la moltitudine di negozi che potrebbe svuotare le vie del Borgo e non solo.