Anni bui, per il calcio a spicchi rossoblu. Anni coincisi con la chiusura dell’anello inferiore della curva Nord. Quello che risulta essere l’autentico “tempio” del tifo tarantino è vietato ai tifosi dal 2008. Cinque anni nel corso dei quali i supporter sono stati costretti ad emigrare, chi nell’anello superiore, chi in gradinata. L’anno scorso, poi, la chiusura totale del settore caldo dello Iacovone. I tifosi hanno dovuto giocoforza occupare i gradoni della gradinata.
I lavori avviati dall’Amministrazione comunale, che si sono conclusi in coincidenza con la chiusura dello scorso campionato, hanno permesso di rendere agibile la parte inferiore della nord. Interventi che hanno dato come effetto un cospicuo incremento della capienza della struttura del rione Salinella. Dai 7mila posti, con l’intervento messo in campo dal Comune, si potrebbe passare a 12.154 posti.
Una cifra che, confrontandosi con la dura realtà della serie dilettantistica, sembra difficile da raggiungere durante le partite di campionato della squadra guidata da mister Maiuri.
L’agibilità dello stadio, così come la riapertura della curva Nord, è stata presa in considerazione dalla Commissione Provinciale di Vigilanza sugli Spettacoli che si è tenuta questa mattina. Ogni decisione è stata rinviata a mercoledì prossimo. Appuntamento a mezzogiorno, sempre in prefettura. Intanto, la società è impegnata a vagliare una proposta per ovviare alla problematica riguardante i cospicui esborsi derivanti da un quasi certo via libera alla riapertura della Nord. La capienza superiore ai 12mila posti comporterebbe l’introduzione della zona di prefiltraggio, l’attivazione di un altro tornello ed un incremento degli steward in servizio all’interno dell’impianto sportivo.
Curva Nord, guerra dei posti
Il problema è rinviato, ma solo di un paio di giorni. Nel frattempo, il primo impegno ufficiale della stagione del Taranto (in casa, in Coppa Italia contro il Real Metapontino) si avvicina a grandi passi.
Un sostanziale nulla di fatto. Questo l’esito, a dir poco desolante, dell’incontro della Commissione provinciale di Vigilanza sugli Spettacoli che stamattina avrebbe dovuto decidere sulla riapertura della curva Nord. Al tavolo di questa mattina (nella foto dello studio R. Ingenito) sono intervenuti, tra gli altri, il questore Enzo Mangini, l’assessore comunale ai Lavori Pubblici Lucio Lonoce ed il direttore generale del Taranto Football Club Domenico Pellegrini. Durante i lavori, però, ci si è resi conto che all’appello mancavano un rappresentante dell’Asl, un elettrotecnico ed un responsabile del Genio civile. Tutto rinviato a mercoledì a mezzogiorno, sempre in Prefettura.
I lavori effettuati dall’Amministrazione comunale hanno reso possibile l’incremento della capienza dello stadio Iacovone che, se dovesse arrivare il disco verde della commissione, salirebbe a 12.154 posti. Una buona notizia per i tifosi del Taranto che, in vista dell’avvio della nuova stagione potrebbero tornare nel loro “habitat naturale”. Un’ottima notizia per gli uomini di mister Maiuri, che potrebbero contare sul supporto della curva ristrutturata.
Notizia meno buona, invece, per la società che, nel caso in cui la capienza dello Iacovone dovesse rimanere tale, dovrebbe far fronte ad un esborso finanziario di non poco conto. La nuova “portata massima” dell’impianto del rione Salinella risulterebbe incrementata di circa 5mila unità. Una capienza che prevederebbe ulteriori prescrizioni: bisognerebbe ripristinare il sistema di prefiltraggio per accedere all’impianto dai vari settori. Tra le altre cose bisognerebbe attivare un altro tornello e, ovviamente, provvedere ad incrementare il numero degli steward che hanno il compito di presidiare sull’ordine e sulla sicurezza degli spettatori all’interno dello Iacovone. «Per quanto ci riguarda non c’è alcun tipo di problema – ha spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici Lucio Lonoce, contattato da Taranto Buonasera qualche minuto prima dell’inizio dell’incontro della Commissione. L’Amministrazione comunale ha fatto tutto quanto di sua competenza per rendere agibile la struttura e per restituire ai tifosi la curva Nord».