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Così il Partito democratico punta sul…green

TARANTO – Forum sulla Mobilità Ecosostenibile. La segreteria cittadina del Partito democratico di Taranto, nell’ambito delle sue attività, ha avviato “Chiamata di Idee” ovvero un Forum per discutere di Mobilità Ecosostenibile.

Al primo incontro, presieduto dal segretario cittadino Sergio Scarcia, hanno partecipato, tra gli altri, il presidente dell’Amat Walter Poggi, il Presidente dell’Asi Costanzo Carrieri, il Presidente del Consiglio comunale Piero Bitetti, il capogruppo al Comune di Taranto Gianni Azzaro, il segretario provinciale del Pd Massimo Serio, i componenti della stessa segreteria provinciale Tommy Lucarella, Luciano Santoro, Lanfranco Rossi, Ennio Pascarella e alcuni consiglieri comunali della città tra cui Mimmo Cotugno e Mario Laruccia.

La riunione è stata indetta per avviare una fase di consultazione alla luce delle ultime leggi sulla mobilità che vede in particolar modo interessata la provincia ionica, vedi la Taranto – Avetrana, e dello sviluppo alternativo che, con una diversa mobilità e modo di concepire la viabilità in essa, può essere dato al territorio.

«In tale ottica – dicono si legge in un documento del Pd – questa prima “Chiamata di Idee” sulla sostenibilità della mobilità urbana ed extra urbana deve tenere in debita considerazione la tutela dei paesaggi e dell’ambiente circostante. Non a caso la ancora irrisolta Bradanico-Salentina, la vicenda legata alla Tangenziale 8, la nota Talsano-Avetrana, ovvero lo stop a suo tempo impresso alla stessa dalla Regione Puglia, non è altro che una richiesta di rivalutazione dei percorsi amministrativi seguiti per il prosieguo futuro dei lavori, partendo dal fatto che in tema di mobilità e viabilità non si può più prescindere dagli aspetti legati al paesaggistico e naturalistico. Quindi una revisione degli standard urbanistici nel pieno rispetto della natura circostante».

Si è discusso nel forum, ed esaminato a tutto tondo, il valore delle piste ciclabili, che talvolta nascono senza la valutazione dei percorsi da seguire, delle linee seguite dai bus, dalla larghezza della strada o delle strade che lambiscono tali piste, dalla assenza di pericolo e visibilità. Sarebbe auspicabile, a detta degli intervenuti al forum, nel parlare di mobilità poter riaprire e rivedere il concetto delle idrovie «tanto declamato ed auspicato dalle Amministrazioni comunali e dalle gestioni della municipalizzata Amat».

Un sistema basato sulla percorribilità via mare con i mezzi pubblici, al pari di quanto avviene in altre città marine. «Tutto ciò per uno sviluppo alternativo, e produttivo che parte dalla città, ma che ovviamente tocca i comuni rivieraschi e non della nostra provincia e dove, grazie anche alle condizioni climatiche, si può prevedere tale utilizzo con passaggi di testata e sosta di idrovie in un periodo che va da maggio a settembre». Secondo quanto emerso nel corso del forum «non si può prescindere dall’apporto dei privati, sempre tenendo presente il valore e le prescrizioni degli ultimi dispositivi normativi».