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Tutta la flotta in porto

TARANTO – Il capoluogo ionico si ritrova, suo malgrado, al centro dello scenario e dello scacchiere politico-militare internazionale. Soffiano fortissimi infatti i venti di guerra che spirano dalla Siria. Stati e Uniti e Gran Bretagna sarebbero pronte all’intervento armato contro il regime di Assad, ma gli sviluppi sono attesi, ovviamente, anche in Italia, il Paese occidentale più vicino al possibile teatro di guerra. E tutta la flotta del italiana è, in pratica, oggi ormeggiata a Taranto, in un contesto critico sul piano internazionale. Pronto il Dipartimento miltare marittimo dello Ionio e del Canale d’Otranto, agli ordini dell’ammiraglio Ermenegildo Ugazzi, anche se da ambienti militari trapela che per ora non è stato innalzato il livello d’allarme.

Una crisi mediorientale, comunque, non potrebbe lasciare indifferente l’Italia e la Marina Militare, che come detto schiera nel polo tarantino i mezzi pronti ad un eventuale intervento. In testa la nave ammiraglia Cavour, la più importante della Marina, e la Garibaldi, che guida le forze d’altura. Oltre alla base navale di mar Grande, il sistema-Difesa nel tarantino si poggia sull’altro pilastro chiamato Maristaer, la base aerea di Grottaglie, una delle tre basi aeree della Marina Militare italiana. Intanto, domani presso la scuola sottufficiali della Marina avrà luogo la cerimonia di passaggio di consegne tra il contrammiraglio Guido Rando e l’ammiraglio di Divisione Salvatore Coppola. La cerimonia sarà presenziata dal comandante delle Scuole della Marina Militare ammiraglio di squadra Gerald Talarico. Mariscuola ospita ogni anno – fanno sapere dalla Marina – circa mille, milleduecento tra allievi e frequentatori di corsi “è il fulcro attorno al quale ruota la responsabilità della formazione del personale non direttivo, della Marina”.

Giovanni Di Meo