La protesta dei sindacati si sposta nella capitale per una doppia manifestazione. Domani 22 aprile, l’Usb provinciale di Taranto e nazionale terrà un presidio davanti al Ministero dello Sviluppo economico per protestare contro il licenziamento di Riccardo Cristello, l’impiegato che ha condiviso un post sulla fiction “Svegliati amore mio” con Sabrina Ferilli. Il lavoratore, insieme ad un suo collega che è stato reintegrato dopo le scuse, è stato prima sospeso e poi licenziato. In sua difesa, nei giorni scorsi, è intervenuto persino l’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte che ha definito inaccettabile la decisione dell’azienda e comprensibile la rabbia del lavoratore ma, ha puntualizzato, non le parole usate per esprimerla.
Domani sono previsti sia lo sciopero sia la manifestazione a Roma, davanti al MISE. Come ha spiegato il coordinatore provinciale di Taranto Franco Rizzo, l’obiettivo è quello di coinvolgere il ministro Giancarlo Giorgetti. “Confermiamo la decisione di voler continuare a combattere per portare avanti i diritti di Cristello che rappresenta la condizione di moltissimi lavoratori. La vicenda si carica di maggiore significato proprio perchè sintetizza in realtà la battaglia di tanti. Giovedí – spiega Rizzo torneremo a Roma, questa volta coinvolgendo il ministro Giorgetti”.
Confermato, fino a ieri, anche lo sciopero di Fim, Fiom e Uilm che hanno proclamato 24 ore di astensione dal lavoro con manifestazione, venerdì 23 aprile, davanti al MISE.
L’obiettivo dei sindacati metalmeccanici confederali è quello di far sentire la voce dei lavoratori del Siderurgico di Taranto in dissenso nei confronti delle scelte dei Governi che si sono susseguiti negli ultimi anni. Scelte che, lamentano, non danno alcuna certezza sul futuro occupazionale e ambientale a Taranto.
Fra le ragioni dello sciopero anche la situazione delle aziende dell’appalto, quasi al collasso, con numerosi lavoratori che non percepiscono lo stipendio da mesi, per i ritardi di ArcelorMittal nei pagamenti. Fim, Fiom e Uilm hanno intenzione di consegnare un dossier ai Ministri del Lavoro e dello Sviluppo economico su alcuni casi di licenziamento dei lavoratori.