TARANTO – “Leggeremo con attenzione il bilancio una volta approvato. Segnaleremo le anomalie. E se le indiscrezioni dovessero essere confermate, il passivo dell’anno 2012 dovrebbe essere di circa 10 milioni di euro. Il che porterebbe il debito totale dell’azienda ben oltre i 50 milioni di euro. Più del doppio del capitale sociale”.
Dante Capriulo, consigliere comunale d’opposizione, interviene nella querelle relativa alla situazione debitoria dell’Amiu. Proprio mentre le indiscrezioni circa il passivo riscontrato nel bilancio 2012 parlano di 10 milioni di euro di debito.
“Dopo le continue sollecitazioni apprendo, da una risposta ad una mia interrogazione consiliare, che l’Assemblea dei soci per l’approvazione del bilancio Amiu del 2012 è prevista per il 9 settembre. Verificheremo se in quella data sarà approvato il bilancio. Rileviamo che l’adempimento è previsto ben oltre 2 mesi la scadenza massima fissata dalla legge – sostiene Capriulo. Per un’azienda che costa ai cittadini di Taranto circa 35 milioni di euro all’anno, con una tra le tasse sui rifiuti più alte d’Italia, fornendo un servizio a dir poco scarso, è un risultato pressoché fallimentare. Basti citare la cattiva e parziale pulizia della città, lo svuotamento a singhiozzo dei cassonetti, il funzionamento insoddisfacente della raccolta differenziata. Rileviamo anche, per l’ennesima volta, che l’Amiu Taranto si sottrae agli adempimenti di controllo da parte del consiglio comunale previsti per legge e per regolamento consiliare. Questa situazione pre-fallimentare è diretta responsabilità del primo cittadino, che governa oramai da ben 7 anni e che non ha mai voluto assumere decisioni coraggiose e di cambiamento sulla gestione della principale azienda comunale. Ma anzi ha sempre avallato, quando non suggerito, decisioni gestionali, tra l’assistenziale ed il clientelare, che hanno condotto a questa situazione drammatica. Tanto è vero che la Giunta comunale lo scorso 17 luglio, con atto deliberativo dalla dubbia legittimità, ha dovuto anticipare i pagamenti delle fatture mensili all’Amiu di luglio, agosto e settembre per oltre 9 milioni di euro. Cioè abbiamo già pagato per un servizio ancora da svolgere. Alla faccia della sana gestione”.
Ma Capriulo parla anche di “sprechi”. “In questa grave situazione il nuovo presidente del cda, ing. Cangialosi, dovrebbe innanzitutto essere più trasparente e morigerato, tutelando al massimo gli interessi dei cittadini contribuenti. Ponendo immediatamente fine alle pratiche del passato che tanti danni hanno fatto. Il Presidente dovrebbe già far conoscere alla città qual è la situazione di bilancio del 2013, visto che siamo già a tre-quarti della gestione. Il perché si continua a pagare profumatamente parcelle a professionisti esterni (anche a parenti del sindaco), sulla base di quali contratti e selezionati con quali procedure pubbliche. Come vengono fatti gli affidamenti di appalti esterni, che ammontano a diverse centinaia di migliaia di euro. Farci conoscere il verbale della verifica fiscale eseguita dalla Guardia di Finanza e terminata ad aprile del 2013. Com’è gestita la spesa: ad esempio che bisogno c’era di acquistare 14 telefonini di nuova generazione, a maggio del 2013, per “assegnarli” a vari funzionari dell’azienda. Ponendo probabilmente anche il traffico telefonico a carico dei contribuenti. Insomma, porre seriamente fine ad una gestione “sprecona” in una situazione finanziaria drammatica.