TARANTO – Sarà interrogato nelle prossime ore, il trentatreenne tarantino Francesco Secci, arrestato dalla polizia dopo aver sparato un colpo di pistola contro il portone di un palazzo.
Il giovane, che è difeso dall’avvocato Salvatore Di Fonzo, è stato arrestato giovedì scorso dai poliziotti della Squadra Mobile della Questura.
Dopo l’inquietante episodio avvenuto davanti ad uno stabile di via Duca degli Abruzzi sono intervenuti sul posto gli agenti della questura e i militari dell’Arma.
Gli investigatori durante un sopralluogo hanno rinvenuto l’ogiva di un proiettile calibro 7.65 ed hanno chiuso il caso nel giro di poco. Sono stati i poliziotti in borghese della Squadra Mobile, diretti dal dottor Roberto Giuseppe Pititto, a fermare Francesco Secci.
I poliziotti lo hanno trovato in possesso della pistola calibro 7.65 che ha utilizzato per compiere l’atto intimidatorio in via Duca degli Abruzzi.
Il giovane è stato subito condotto negli uffici della Questura di via Palatucci, dichiarato in arresto e posto ai domiciliari.
Al momento non si conoscono i motivi che hanno spinto il 33enne ad esplodere il colpo di pistola contro il portone d’ingresso del palazzo.
Non è escluso che abbia sparato il colpo a causa di contrasti con qualche inquilino dello stabile. Intanto in queste ore gli investigatori della Mobile stanno lavorando a ritmo serrato per accertare i motivi che lo hanno spinto a esplodere la pistolettata e per scoprire se nella vicenda ci siano altri responsabili.
Infatti non si esclude che possano esserci sviluppi interessanti grazie alle indagini condotte a tutto campo.
I poliziotti in borghese della questura di via Palatucci non stanno tralasciando alcuna pista per far luce su un episodio che giovedì mattina ha messo in allarme un intero stabile.
Paura tra gli inquilini del palazzo e rapido intervento di polizia e carabinieri che hanno immediatamente individuato l’autore del raid a suon di piombo.