TARANTO – “Perché si continua a pagare profumatamente parcelle a professionisti esterni (anche a parenti del sindaco), sulla base di quali contratti e selezionati con quali procedure pubbliche?”. E’ solo uno degli interrogativi contenuti in un intervento, pubblicato nell’edizione di sabato di Taranto Buonasera, a firma del consigliere comunale Dante Capriulo.
Parole di fuoco, quelle utilizzate dall’ex assessore al Bilancio, che mettono in discussione la gestione dell’Amiu, lanciando il sospetto circa una “parentopoli all’Amiu”. Sull’argomento abbiamo cercato di ascoltare il presidente dell’azienda Federico Cangialosi che però, da noi contattato, ha scelto di non rilasciare alcuna dichiarazione. A parlare, invece, è stato il sindaco Ippazio Stefàno che, nel corso di una nostra intervista, ha negato ogni addebito.
Sindaco, il consigliere Capriulo ha messo in discussione la gestione dell’Amiu. Ha parlato dell’acquisto di quattordici cellulari di ultima generazione e di consulenze esterne anche a suoi parenti. Le risulta che l’azienda faccia spese di questo tipo?
“Non conosco nulla di tutto questo. Certo, se c’è una chiara esigenza e se sono utili a rendere più efficiente l’azienda, l’acquisto di telefonini non denota alcun tipo di problema. Se però si tratta di una spesa inutile, ha ragione il consigliere a lamentarsi”.
Vero, ma il consigliere Capriulo ha anche parlato di “parcelle a professionisti esterni, anche a parenti del sindaco”.
“Ripeto, così come per l’acquisto di telefonini, non sono a conoscenza di situazioni di questo tipo”.
Quindi lei smentisce che l’Amiu abbia affidato consulenze a suoi parenti?
“Non posseggo queste informazioni. Sono cose che non mi competono. In ogni caso, se ci sono professionisti qualificati, non capisco perchè debbano essere discriminati”.
Ma lei, comunque, ci ha detto che non è a conoscenza…
“Sì, anche perchè non sono io ad individuare i professionisti, né ho mai dato indicazioni in questo senso”.