TARANTO – “Ai Tamburi c’è un ammalato di tumore ogni 18 abitanti”. Questi i titoli dei media nazionali, dopo la pubblicazione dei dati dell’esenzione ticket per patologie tumorali diffusi da PeaceLink. Su questo Taranto Buonasera ha intervistato il dottor Sante Minerba (nella foto), direttore della unità operativa di Statistica ed Epidemiologia della Asl.
Dottore, da ‘tecnico’, cosa pensa di questa indagine?
“Bisogna specificare, per correttezza, che non siamo in presenza di una indagine epidemiologica, bensì di un semplice dato amministrativo, che non può essere quindi esaustivo; da quel che sappiamo, potrebbe anche essere carente. Non si possono trarre indicazioni. Le esenzioni sono indicatori statistici, che non chiariscono l’esatta portata dell’incidenza neoplastica a Taranto. L’incidenza può emergere solo dal registro tumori”.
Cosa intendiamo per ‘incidenza’?
“I nuovi casi di malattie in un dato periodo”.
A Taranto c’è un’indagine di questo tipo? E’ attivo – e aggiornato – un registro tumori?
“Sì, ed è uno dei pochi del Mezzogiorno. Il gruppo di lavoro della Asl di Taranto si è insediato a gennaio 2010, un’indagine di questi tipo necessita di almeno tre anni di tempo. A marzo del 2013, a Bolzano, abbiamo ottenuto l’accreditamento: vuol dire che il lavoro fatto è stato riconosciuto dall’autorità scientifica. Si è analizzata l’incidenza dei tumori nel periodo 2006-2008”.
Sembra un periodo ‘lontano’…
“In realtà non è lontano per niente. Analisi di questo tipo sono riferite necessariamente a periodi passati. Taranto non è in ritardo, anzi è in avanti rispetto ad altre realtà partite nello stesso periodo, come Lecce, che ‘arrivano’ sino al 2005”.
Quali dati analizza un registro tumori?
“La fonti sono diverse: la mortalità, i ricoveri. C’è anche l’esenzione ticket, ma è una fonte d’ausilio”.
E cosa ci dicono i dati su Taranto? Sono disponibili?
“Certo, sono dati pubblici, che si possono reperire sul sito sanita.puglia.it, il portale della Regione. Il dato più rilevante per quanto riguarda la patologia neoplastica nel Sin (sito di interesse nazionale) di Taranto è quello del mesotelioma della pleura: si registra un eccesso del 272%”.
Che vuol dire?
“Che, fatta come media nazionale quella di quattro casi, qui ce ne sono dodici”.