La Corte d’Assise di Taranto ha emesso nella mattinata di oggi 31 maggio la sentenza a conclusione del processo Ambiente svenduto sul disastro ambientale dell’Ilva dei Riva.
Pesanti ma inferiori alle richieste dell’accusa le condanne. Le più severe sono state inflitte a Fabio Riva, 22 anni di reclusione, (28 anni la richiesta della pubblica accusa), al fratello Nicola Riva, 20 anni (25 anni la richiesta), all’addetto alle relazioni esterne Girolamo Archinà, 21 anni e 6 mesi (la richiesta era di 28 anni) e al direttore Luigi Capogrosso, 21 anni (anche per lui il pm aveva chiesto 28 anni).
Condannati l’ex presidente della Regione Puglia Nichi Vendola a 3 anni e 6 mesi (5 anni la richiesta del pm), l’ex presidente della Provincia Gianni Florido a 3 anni (4 anni la richiesta dell’accusa) e Michele Conserva, anche lui a 3 anni (4 anni la pena proposta dal pm).
Assolto l’ex prefetto Bruno Ferrante, presidente del cda di Ilva per alcune settimane nel 2012.
La Corte, fra l’altro, ha disposto la confisca dell’area a caldo dello stabilimento. Era sotto sequestro dal 26 luglio 2012.

Processo Ambienbte Svenduto, la lettura della sentenza