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Blitz in favore di telecamera

TARANTO – “Riteniamo che tale organizzazione fosse perfettamente a conoscenza della presenza di Report e dunque che abbia condotto la propria azione in modo premeditato per beneficiare della ribalta nazionale offerta da quelle telecamere”.
E’ quanto scrivono in una nota congiunta i gruppi del Consiglio comunale Pd, Sds, Costruire politica, Udc, Sel, Idv, Pdl e At6 in riferimento all’irruzione in aula dei componenti del Comitato Liberi e Pensanti andata in scena giovedì.
“Va chiarito che il nutrito gruppo di persone, presenti tra il pubblico quel giorno, è giunto in aula in modo organizzato, studiando a tavolino la propria presenza e senza interesse alcuno verso i lavori consiliari iscritti all’ordine del giorno.

 

Infatti, già durante l’appello nominativo venivano rivolte frasi di scherno nei confronti di consiglieri presenti e quando il Presidente tentava di avviare i lavori quest’ultimo veniva interrotto dal pubblico che pretendeva la parola. A quel punto nonostante il presidente del Consiglio chiariva le norme regolamentari, e l’impossibilità di rivendicare il diritto di parola, tale pretesa era reiterata con insistenza ed era accompagnata da schiamazzi e invettive. Il protrarsi di tale situazione costringeva dunque il presidente – si legge nella nota dei consiglieri – a ripetuti richiami che, non sortendo alcun effetto, anticipava un possibile sgombero dell’aula. Neppure, però, il tentativo delle forze dell’ordine presenti riusciva a ricondurli alla ragione e dinanzi a tale situazione, nell’impossibilità di proseguire, il presidente del Consiglio invitava i capigruppo consiliari a riunirsi all’esterno dell’aula. In tale riunione emergeva l’inopportunità assoluta di concedere la parola a queste persone in quanto già in una precedente seduta avevano tenuto la stessa medesima condotta utilizzando il proprio intervento per disconoscere il consiglio comunale quale loro interlocutore. A quel punto nell’impossibilità di protrarre tale condizione per il tempo necessario ad organizzare lo sgombero dell’aula, e per non causare problemi d’ordine a Palazzo di Città, si cedeva alla richiesta d’intervenire. Solo dopo aver intrapreso tale decisione, giungeva una richiesta scritta per poter intervenire alla Presidenza del consiglio fatto questo che di per se, ad ogni buon conto, non garantisce affatto tale diritto senza l’approvazione del consiglio”.
“Così – rimarcano le forze politiche presenti in Consiglio – il rappresentante di questo gruppo ha tenuto il proprio intervento alla presenza delle telecamere di Report che lo riprendevano in primo piano; un comizio vuoto di proposte ma ricco di provocazioni verso i presenti e consumato a pieno per propagandare politicamente il suo gruppo e la sua persona in particolare. In merito riteniamo, infine, che tale organizzazione fosse perfettamente a conoscenza della presenza di Report e dunque che abbia condotto la propria azione in modo premeditato per beneficiare della ribalta nazionale offerta da quelle telecamere. Ottenuto l’obiettivo, il gruppo ha abbandonato la scena, tra le grida ed i cori festanti anche natalizi. Da lì a poco il consiglio comunale era sciolto poiché diversi consiglieri, indignati da quanto stava accadendo ed in disaccordo con la decisione di concedere loro la parola, avevano deciso di abbandonare palazzo di città. Quanto esposto – concludono – per ristabilire la verità e affinché dietro slogan inoppugnabili come “Si ai Diritti, No ai Ricatti” non trovino nascondiglio “altre verità”.