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Isolaverde, doppio incontro per evitare i licenziamenti

Isolaverde, l’ultima chance si gioca nel corso dei due incontri fissati per la mattinata di oggi: il primo con i sindacati a confronto con il commissario della Provincia Mario Tafaro; il secondo presso gli uffici controversie collettive della Provincia, in via Tirrenia per la riunione conclusiva della procedura.

Una mattinata, quella vissuta oggi,  scandita anche dal sit-in dei lavoratori che, inizialmente programmato presso la sede di via Tirrenia, è stato spostato sotto la prefettura dove i lavoratori hanno atteso di conoscere i contenuti dell’incontro convocato da Tafaro al quale si erano rivolti i sindacati.


Ultima tappa di una vertenza complicata e dai numeri importanti. Su un totale di 250 lavoratori la società partecipata Taranto Isolaverde ha avviato la procedura di licenziamento collettivo per 120 unità, la metà dei dipendenti.

Oggi si chiude la fase amministrativa. La giornata si apre sotto il segno dell’incertezza. Perchè se l’unica possibilità di evitare i licenziamenti è nella sottoscrizione dei contratti di solidarietà per tre mesi, fino a dicembre (significano, semplificando, l’80% dello stipendio e vanno applicati a tutti i 250 lavoratori) è anche vero che i sindacati hanno voluto prima vederci chiaro chiedendo garanzie sui fondi a disposizione, vale a dire sul futuro.

Cosa accadrà cioè a gennaio? Un grosso nodo da sciogliere e al quale è stata fino all’ultimo momento vincolata la decisione di sottoscrivere l’accordo sui contratti di solidarietà (le riunioni erano ancora in corso al momento di andare in stampa, ndr). Dal Palazzo di via Anfiteatro agli uffici di via Tirrenia dove c’è l’incontro che chiude la fase amministrativa della procedura. I sindacati lo hanno detto “non si può affrontare questa situazione senza un progetto aziendale che guardi alla salvaguardia dei posti di lavoro, nè tantomeno ipotizzabile pensare di risolvere le problematiche con la sottoscrizione di un accordo sui contratti di solidarietà se non verranno ricercate le giuste garanzie per il futuro”.

Sullo sfondo, spia della situazione di criticità, gli stipendi di agosto che tardano ad arrivare e che preoccupano, non poco, le famiglie.