MARTINA FRANCA – Intorno alle 7.30 di ieri mattina sulla porta della direzione è stata rinvenuta una busta contente un proiettile e una lettera intimidatoria rivolta a Gianfranco Malagnino, direttore sanitario dell’ospedale di Martina Franca, e a Francesca Parisi, dirigente infermieristica.
Le indagini sono state affidate al nucleo operativo dei Carabinieri di Martina Franca, guidati dal capitano Francesco Buconi.
Indagini che sono ancora in corso dopo il ritrovamento da parte del personale ospedaliero di una missiva contenente un proiettile e una lettera con su scritto: “Dovete andare via da Martina o vi uccido”. La busta potrebbe essere stata lasciata sulla porta della direzione anche sabato, tuttavia la mancanza di videosorveglianza interna non permette di stabilirlo.
Secondo quanto trapelato in queste ultime ore il proiettile rinvenuto nella busta dovrebbe essere una cartuccia di fucile da caccia. Al momento si indaga su tutti i fronti, ponendo l’attenzione sia sugli ambienti interni all’ospedale sia su quelli esterni. Potrebbe trattarsi, però, di una minaccia di matrice lavorativa. Frequenti negli ultimi mesi sono state le petizioni per contrastare la chiusura di alcuni reparti del presidio ospedaliero e a luglio scorso disordini si sono verificati nel reparto di Cardiologia, attivo solo per le visite ambulatorie.
Quest’ultime, però, erano state sospese per carenza di medici.
Ma carente è anche il personale infermieristico, sottoposto a turni di lavoro durissimi.
La stessa dirigente infermieristica Francesca Parisi pare che nei mesi scorsi sia stata vittima di un altro gesto intimidatorio: sulla sua auto fu versato dell’acido. Tuttavia non si sa ancora se i due casi sono tra di loro collegati.
Intanto sono al vaglio dei carabinieri delle investigazioni scientifiche, la busta, la lettera minatoria e il proiettile indirizzati al direttore sanitario e alla dirigente infermieristica dell’ospedale
Sulla gravità dell’accaduto non ci sono dubbi: “è estremamente grave, questi sono gesti da condannare con fermezza”. Lo ha affermato ieri il Consigliere Regionale Antonio Martucci, che ha anche espresso la propria solidarietà nei confronti delle vittime di questa missiva.