Nei giorni scorsi Taranto Buonasera parlava di rischio di effetto domino in merito allo scontro in atto tra la Procura jonica e le aziende del Gruppo Riva.
Eccone la dimostrazione pratica: in seguito al sequestro, ''allo stato non siamo nelle oggettive condizioni di provvedere ad alcun pagamento, non potendo disporre di alcuna somma liquida''. Lo scrive il gruppo Riva in una nota inviata ai fornitori.
"Ne discende che sono destinati a rimanere sospesi anche i pagamenti in vostro favore'', prosegue il documento.
"Infatti – conclude la lettera -, l'effetto del sequestro sottrae all'azienda la disponibilità degli impianti, determina il blocco dell'attività bancaria ed impedisce di provvedere al ciclo dei pagamenti".