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Stefàno si ‘candida’ per l’Isola

TARANTO – Beni demaniali: obiettivi strategici, per il Comune. In attesa dei progetti l’amministrazione guidata da Stefàno si candida per nuove aree da acquisire.
Da Palazzo di Città fanno sapere: “Il recente Decreto Legge 21 giugno 2013, n.69, convertito con modificazioni con Legge 9 agosto 2013, n.98, sul “Federalismo Demaniale” ha aperto scenari di notevole interesse che non sono sfuggiti al sindaco Ippazio Stefàno, in termini di acquisizione ed utilizzo dei beni dello Stato che costituiscono obiettivi strategici per le politiche del territorio”.


In questo senso la città di Taranto parte già con un “consolidato di indubbia importanza proprio per i successi ottenuti in seno al Tavolo interistituzionale per Taranto costituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri nel corso del quale il prefetto ha svolto una importante ed apprezzata attività e successivamente, in sede locale, una incisiva e determinante azione di coordinamento che si sono poi tradotte nella sottoscrizione dei formali atti finali”. Ed è proprio al prefetto che il primo cittadino torna a rivolgersi. “Sono state tappe importanti – ricorda Stefàno nella nota inviata recentemente al prefetto Claudio Sammartino – che non sono da considerarsi come un punto di arrivo, bensì un solido punto di partenza di un ben più articolato disegno strategico che confidiamo, in un immediato futuro, porti a determinare la possibilità di ulteriori conferimenti di beni demaniali dello Stato che, per collocazione e vocazione territoriale, risultino strategici per lo sviluppo di Taranto. Si pensi, ad esempio, all’Isola di S. Paolo, alle aree dell’Ospedale Militare, alla Caserma “C. Mezzacapo””.
Il sindaco confida nell’intervento del prefetto “quale coordinatore in loco delle attività attuative del Tavolo, affinché possa rappresentare alle Autorità governative, in particolare al Ministro della Difesa, le esigenze territoriali già esposte e soprattutto che esse siano accompagnate da una azione di sostegno finanziario da parte dello Stato tali da rendere funzionali e funzionanti questi obiettivi strategici”.