Una nuova emergenza si aggiunge alle innumerevoli problematiche con le quali i residenti della città devono quotidianamente confrontarsi. Ci troviamo nel Borgo, precisamente in via Pupino, zona solitamente dipinta come il “salotto della città”.
I tetti di alcuni palazzi storici sono ricoperti in amianto. Le lamine in eternit sono presenti anche su alcune tettoie di manufatti che si trovano in cortili interni.
I danni provocati dall’amianto sono noti a tutti ma “ricordare” serve a risvegliare le coscienze di chi dovrebbe vigilare ed intervenire ed invece resta indifferente. Le polveri contenenti fibre d'amianto, respirate, possono causare gravi patologie, l'asbestosi per importanti esposizioni, tumori della pleura (ovvero il mesotelioma pleurico), e il carcinoma polmonare.
La produzione e lavorazione dell'amianto è fuori legge in Italia dal 1992. La legge n. 257 del 1992, oltre a stabilire termini e procedure per la dismissione delle attività inerenti all'estrazione e la lavorazione dell'asbesto, è stata la prima ad occuparsi anche dei lavoratori esposti all'amianto.