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Truffa dello specchietto a donne e anziani. Smascherata la banda

La polizia sta dando la caccia ad una banda di truffatori che da alcuni giorni sta raggirando automobilisti, soprattutto donne e anziani,

I professionisti del raggiro entrano in azione nella tarda mattinata, in città ma anche nei quartieri periferici. Hanno assoldato anche una donna.

Specializzati in falsi incidenti d’auto e con molta probabilità sono trasfertisti siciliani.

Numerose le segnalazioni giunte alla centrale operativa della questura. Diverse vittime hanno poi sporto denuncia presso gli uffici di via Palatucci.


Ora stanno lavorando gli agenti della Squadra Volante per incastrare  la gang che sta creando non pochi problemi agli automobilisti tarantini.

Nell’ultimo caso, però, accaduto nella mattina di ieri, in soccorso di un anziano, alle prese con i truffatori sono intervenuti due automobilisti, che dopo aver assistito a tutta la messa in scena, li hanno costretti ad allontanarsi.

La dinamica delle loro truffe, segue sempre lo stesso canovaccio:con la loro macchina affiancano soprattutto anziani e donne al volante e lanciano contro le loro autovetture una bottiglia d’acqua simulando un urto, tanto da indurre il conducente a fermarsi per verificare cosa sia successo.

I  truffatori, solitamente si tratta di un uomo e di una donna, a bordo di un’auto di grossa cilindrata raggiungono i malcapitati pretendendo il risarcimento dei danni provocati dal “fantomatico urto” che solitamente consiste nella rottura dello specchietto retrovisore della loro vettura.

La richiesta del danno da risarcire  varia dai 50 ai 100 euro. Nei giorni scorsi la banda ha colpito anche nel versante orientale della provincia a precisamente a Maruggio. Il trucco è semplice ed  efficace se la vittima è un automobilista che non ha la saldezza di nervi sufficiente per accorgersi che si tratta di un modo per spillargli soldi. E’ la più utilizzata sulle strade. La vittima viene indotta a non fare il cid, per evitare che l’importo della  rata dell’assicurazione aumenti e paga il danno causato, in realtà mai avvenuto, in contanti.
Bisogna subito chiamare le forze dell’ordine.