“Il recente incontro tenuto presso l’assessorato alle Attività Produttive del Comune di Taranto, da noi fortemente sollecitato da tempo, non ha prodotto risultati particolari in ordine alla serie di questioni da noi poste all’assessore al ramo, per cui esprimendo il nostro giudizio negativo sulla indeterminatezza di ciò che ci è stato chiesto persino di firmare, chiederemo di aggiornarlo al fine di approfondire tematiche strategiche che coinvolgono gli interessi della categoria del commercio su aree pubbliche e dei cittadini-utenti”.
E’ perentoria la presa di posizione di Cosimo Giannattasio e di Giovanni Castellano, rispettivamente coordinatori della Felsa e della Fivag Cisl di Taranto.
“In particolare, per quanto attiene al quartiere Tamburi, permane lo stato di sofferenza logistica degli attuali operatori che danno vita al mercato settimanale del sabato, divenuti 250, a causa di abbandoni e revoche, dagli originari 300. Essi restano dislocati anche in vie adiacenti e perciò in modalità dispersiva e francamente antieconomica, a seguito della voragine apertasi a febbraio del 2012 le cui responsabilità sono ancora in corso di accertamento da parte della Magistratura – spiegano Giannattasio e Castellano – per cui abbiamo preteso dall’assessore risposte certe e risolutive, che in verità non è stato nelle condizioni di fornirci, per quanto attiene al ritorno alla completa funzionalità del piazzale vecchio, oppure a soluzioni alternative che noi chiediamo di concertare perché si operino scelte condivise”
Ma l’attenzione dei rappresentanti del sindacato di categoria si è soffermata anche sui mercati cosiddetti “domenicali”.
“La nostra richiesta è da sempre quella di tenere in vita i mercati settimanali nella prima domenica di mese a Talsano e a Salinella o, in subordine, pensare ad una prima domenica a Talsano ed a una terza a Salinella o viceversa, al fine di venire incontro ad eventuali difficoltà legate alla insufficienza numerica di Vigili urbani da impegnare nella di sicurezza e nel controllo – affermano Giannattasio e Castellano – ma l’assessore ci ha opposto l’idea di istituire, sopprimendo dopo 20 anni i due mercati, una fantomatica, generica fiera non meglio identificata e chissà in quali zone della Città ancora da individuare, di fatto volendo determinare una gratuita penalizzazione degli attuali complessivi 350 operatori, gran parte dei quali rimarrebbero senza lavoro e senza reddito. E, ovviamente, penalizzando anche i tarantini i quali aspettano la domenica dopo una lunga settimana di lavoro per fare acquisti a prezzi calmierati, cioè tipici di una offerta commerciale alternativa”.
Su questi e su altri punti della vertenza aperta con l’assessore alle Attività Produttive, la Felsa Cisl e la Fivag Cisl continueranno ad incalzare l’Amministrazione comunale, chiedendo inoltre che “venga riservato analogo impegno pubblico ed attenzione a 360 gradi a tutto il comparto del commercio e non solo ad una parte di esso, considerate le peculiarità sociali ed economiche di quello su aree pubbliche”.