TARANTO – Violenze sui nipoti in un appartamento del centro cittadino: la perizia psichiatrica ha accertato che le vittime sono attendibili.
Dopo le pesanti condanne per uno zio e per il suo compagno, la Cassazione aveva disposto un nuovo processo in Appello e i giudici di secondo grado avevano disposto una perizia psichiatrica sulle quattro vittime. Il perito, lo psichiatra Antonio Antonucci, stamattina è stato ascoltato dal procuratore generale dottor Ferruccio De Salvatore, dalla parte civile e dalla difesa rappresentata dall’avvocato Maurizio Besio.
Nel febbraio scorso i giudici della Suprema Corte, accogliendo la richiesta del difensore dei due, avevano annullato la sentenza e disposto che il processo approdasse nuovamente in Corte d’Appello. La sezione di Taranto della Corte di Appello di Lecce nel febbraio del 2011 aveva confermato la condanna a 16 e 13 anni inflitta dal Tribunale il 31 marzo del 2010 a un quarantunenne e a un sessantenne, uno dei quali zio delle vittime, accusati di aver narcotizzato e costretto quattro minorenni (tre dei quali oggi hanno raggiunto la maggiore età) a subire abusi sessuali.
Le violenze sarebbero avvenute in un arco temporale di dieci anni.
Le condanne come detto erano state confermate dai giudici della Corte d’Appello. Uno dei due era stato condannato per un altro caso di abusi su minore e per quel motivo per lui era scattata l’aggravante della recidiva.
Entrambi gli imputati che sono in carcere, si erano proclamati innocenti nel corso dell’iter procedurale. Ad accusarli però erano stati i ragazzi e i due presunti “orchi” erano stati arrestati dai carabinieri. L’inchiesta era stata avviata nel novembre del 2008 dopo la denuncia da parte della madre delle vittime.