“L’attività operativa della Capitaneria di Porto di Taranto condotta nell’ambito del territorio e dell’area a mare di competenza, durante la stagione balneare, è stata svolta, come di consueto, con dedizione e passione e grande spirito di sacrificio dal personale, chiamato ad uno sforzo ulteriore nel periodo dell’anno in cui normalmente le altre persone godono delle meritate ferie”.
Si è tenuta questa mattina la conferenza stampa (nella foto dello studio R. Ingenito) con la quale la Capitaneria di Porto di Taranto ha presentato alla cittadinanza i risultati delle operazioni messe in campo durante la stagione estiva appena trascorsa.
A parlare è stato il Comandante della Capitaneria di Porto Pietro Ruberto che ha esposto tutti i dati. Sono state svolte 34 missioni di ricerca e soccorso, con mezzi navali del corpo e sono state soccorse ed assistite 46 imbarcazioni. I mezzi navali impiegati hanno totalizzato 853 ore di moto per 13.466 miglia percorse complessivamente.
Ecco i numeri: 445 unità controllate; 12 moto d’acqua sanzionate, (10 sanzioni per navigazione in orario non consentito, 1 sanzione per navigazione senza casco protettivo, 1 sanzione per navigazione con documenti di bordo in fotocopia non autenticata). 1.200 persone controllate; 1.232 missioni effettuate; 103 soggetti sanzionati a livello amministrativo.
L’ammontare complessivo delle sanzioni amministrative pecuniare applicate è di 47mila euro. 4, invece, i sequestri amministrativi eseguiti per: 255 kg di ricci di mare; 1 erogatore; 1 coltello; 7 bombole da sub; 2 divergenti; 1 rete a strascico di 50 metri; 4 canne da pesca. 33, le persone denunciate all’Autorità giudiziaria; 17, invece, i sequestri penali eseguiti: 2 per pesca del dattero di mare per un totale di 3 kg di pescato; 7 per strutture balneari (di cui 2 con relativa demolizione e ripristino dello stato dei luoghi); 8 per attrezzi da pesca vari.
Nel bilancio anche “alcuni approfondimenti” circa l’intervento dei militari della Capitaneria di Porto per il sequestro dell’emissario della fognatura che collega, lungo un percorso di 4 km, l’impianto Gennarini con la condotta sottomarina di San Vito-Lido Bruno del Comune di Taranto. Da segnalare l’attività che ha visto impegnati gli uomini ed i mezzi della Capitaneria nonchè le imbarcazioni della società portuale specializzata negli interventi di disinquinamento, relativamente allo sversamento in mare di gasolio proveniente dal canale dell’Eni durante il nubifragio del 8 luglio.