Il blitz scatta alle prime ore dell’alba. E sono gli agenti della Squadra Mobile e del Servizio Centrale Operativo, nell’ambito di un’attività coordinata dalla Procura, ad eseguire un decreto di fermo di indiziato di delitto a carico di quattro persone ritenute responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla realizzazione di diversi reati “a carattere predatorio”, tra cui l’assalto verificatosi il 2 maggio scorso sulla Carosino-Monteiasi ad furgone portavalori dell’istituto di vigilanza della Sveviapol, che trasportava circa un milione e mezzo di euro.
Nel corso delle attività investigative, sono stati identificati i 4 destinatari dei provvedimenti di fermo dediti alla commissione di reati contro il patrimonio.
Si tratta di Gilberto Dorno, Pasquale Felice Barbati, Luigi Demichele e Michele Mastropietro. L’adozione dei provvedimenti restrittivi è stata adottata, d’intesa con l’autorità giudiziaria, al fine di impedire ai quatto indagati un nuovo assalto ad un furgone portavalori da eseguire, presumibilmente, davanti ad un centro commerciale.
Stando a quanto si è appreso, il nuovo colpo era già stato progettato nei minimi dettaglie. Da qui l’esigenza di far scattare i provvedimenti di fermo.
L’operazione, ribattezzata Armored, è stata illustrata nel corso di una conferenza stampa tenutasi presso la sede della Questura.
Nel corso dell’operazione di polizia sono state eseguite numerose perquisizioni, anche a carico di altri due pregiudicati locali, che risultano indagati a piede libero. Nel corso delle operazioni sono state rivenute due auto ed una moto di provenienza illecita, una pistola su cui sono in corso accertamenti nonché un passa-montagna, guanti ed altro materiale utile al fine di perpetrare l’assalto.