Via libera a larghissima maggioranza dell’aula del Senato al “pacchetto” di emendamenti all’articolo 12 del Dl sulla p.a. sull’Ilva e, più in generale, le società di interesse strategico.
Queste misure, messe a punto durante l’esame in Commissione, prendono spunto dalle questioni Ilva e Riva Acciai: ci sarà la possibilità per il commissario di avere la disponibilità dei cespiti aziendali, tra cui le partecipazioni in controllate; e ci sarà la possibilità in caso di azienda sotto sequestro, per il curatore di poter utilizzare i cespiti e le attività finanziarie per assicurare la continuità aziendale.
Approvati quindi l’autorizzazione delle discariche all’interno dello stabilimento siderurgico di Taranto che serviranno all’avanzamento dei lavori di bonifica, l’estensione dei poteri del commissario dell’Ilva, Enrico Bondi, anche sulle società controllate, la possibilità che lo stesso Bondi rediga e approvi il bilancio delle imprese sottoposte a commissariamento.
Per le discariche la procedura di autorizzazione era cominciata nel 2004 ma non era approdata ad una conclusione.
Ora arriva il via libera del Senato.
Le discariche saranno due: il primo lotto da 200.000 metri cubi per quella dei rifiuti pericolosi e 4 milioni di metri cubi per quella dei rifiuti non pericolosi.
Tutto il capitolo Ilva fa parte dell’articolo 12 del decreto legge 101 del 31 agosto scorso.
Dopo il voto del Senato ora il provvedimento va alla Camera che dovrà approvarlo entro il 30 ottobre.
Il Senato ha deciso di modificare quanto stabilisce il decreto legislativo 231 del 2001 sulla responsabilità amministrativa delle imprese. Viene quindi disposto che in caso di sequestro preventivo l’attività industriale è comunque tutelata.