Porta Napoli cambierà volto. Almeno secondo le intenzioni del progetto vincitore del concorso indetto dal Comune in collaborazione con il Consiglio Nazionale degli Architetti, con la Regione Puglia e con gli Oridni provinciali di architetti e ingegneri.
Giovedì 5 agosto nel Piazzale Democrate, quello che ospito lo storico e purtroppo ex ristorante Al Gambero, è stata allestita la mostra con le immagini delle proposte progettuali. Una mostra evento curata dall’assessore all’urbanistica Ubaldo Occhinegro. Il progetto classificatosi al primo posto è quello della Alcotec SpA. realòizzato dagli architetti Sara Musarò e Daniel Modigliani. Un lavoro che si è posto una serie di obiettivi: rafforzare il legame con il contesto circostante, la città vecchia, il mare; riqualificazione ecologica, paesaggistica, ambientale del waterfront ; riqualificazione degli spazi aperti degradati; creazione di green belt di protezione rispetto alle strade statali; riprogettazione degli spazi pubblici e delle attrezzature collettive.
A partire dalla stazione ferroviaria, il progetto della Alcotec rivoluziona l’aspetto del quartiere, partendo proprio da quel piazzale, oggi dall’aspetto davvero deprimente, che accoglie i passeggeri delle ferrovie che fanno scalo a Taranto. E poi tanto verde, vasche d’acqua e fontane, piste ciclabili, parcheggi attrezzati, recupero edilizio degli immobili fatiscenti, sia quelli abitartivi che quelli ad uso industriale e artigianale. Un quartiere dall’impronta futuribile che asvrà nel suo dna la capacità di superare, dal punto vi vista urbanistico, sociale ed economico, la crisi ambientale e sociale che Taranto e quella porzione in particolare vivono da ormai troppo tempo.
«La città di Taranto con questo concorso ha dimostrato davvero lungimiranza –- ha dichiara l’Ing. Stefano Di Giacomo, fondatore e amministratore delegato di Alcotec S.p.A. – per rispondere con un progetto alla necessaria ristrutturazione ambientale e alla gestione del paesaggio con un insieme di funzioni che hanno come principale obiettivo la sostenibilità del contesto urbano, la riattivazione economica per creare nuove occasioni professionali e di lavoro e un generale miglioramento di quei luoghi della nostra storia a lungo marginalizzati. Ma devono rappresentare degli esempi forti di rigenerazione del patrimonio pubblico, della tutela del bene comune e della riqualificazione degli spazi della comunità». «L’obiettivo dell’amministrazione comunale – ha spiegato l’assessore Occhinegro – é quello di incentivare una profonda rigenerazione urbana del comparto di Porta Napoli, raccogliendo le migliori proposte progettuali e visioni future di sviluppo, promuovendo uno specifico “Piano Urbanistico Esecutivo” che possa favorire la valorizzazione delle aree pubbliche e private.
Porta Napoli, storico ingresso della città da nord, dopo decenni di abbandono assume oggi una posizione strategica per il rilancio economico e culturale del capoluogo ionico per vari fattori. In primo luogo per la straordinaria potenzialità di hub logistico e di scambio intermodale grazie alla contestuale presenza della stazione centrale, del porto turistico e commerciale, del terminal bus urbani ed extraurbani e delle principali reti di mobilità viabilistica in ingresso e in uscita dalla città. Porta Napoli sta assumendo, con il rilancio del porto e della Città Vecchia, un luogo simbolo di rilancio economico, sociale e culturale della città dal basso, in cui giovani imprese smart e innovative trovano spazio ideale per lo sviluppo di nuove economie alternative e sostenibili».