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Pista ciclabile in viale Magna Grecia: Stefàno chiarisca

Caos pista ciclabile. A chiedere al sindaco di riferire in consiglio comunale sul progetto è il consigliere Francesco Venere che firma un’interrogazione con risposta urgente.

L’oggetto sono appunto i lavori in viale Magna Grecia.

“Per quanto a mia conoscenza” scrive in premessa Venere “si tratta di un’opera pubblica che la legge (art 128 comma 1 del dlg 163 del 2006) così disciplina: “L’attività di realizzazione dei lavori pubblici di importo superiore a 100mila euro deve avvenire sulla base di un programma triennale e dei suoi aggiornamenti annuali, da predisporre ed approvare, unitamente all’elenco dei lavori da realizzare nell’anno stesso, dei documenti programmatori e della normativa urbanistica”. Il comma 9 – argomenta il consigliere – dispone che l’elenco annuale deve essere approvato unitamente al bilancio di previsione di cui ne costituisce parte integrante”.


Nell’interrogazione si riepiloga: “Il 13 dicembre 2012 la giunta comunale, sulla base della relazione presentata dall’ing. Aniello Moccia, dirigente della Direzione Lavori Pubblici, ha approvato l’atto deliberativo avente per oggetto “Adozione del programma triennale dei Lavori Pubblici 2013 ed elenco dei lavori da realizzare nell’anno 2013”. La Giunta, nell’atto deliberativo esplicita, tra l’altro “di prendere atto che il programma triennale dei LL PP 2013/2015 e l’elenco annuale dei lavori del 2013 saranno definitivamente approvati dal consiglio comunale, unitamente al Bilancio di previsione 2013”; nell’allegato all’atto deliberativo dove è esplicitato il programma triennale si può leggere: “descrizione dell’intervento: rete ciclabile cittadina – stima dei costi del programma, primo anno un milione di euro, secondo anno un milione di euro, terzo anno 3 milioni””.

Venere puntualizza: “Questo documento non ha mai ricevuto il visto di legittimità da parte del consiglio comunale per il semplice fatto che lo stesso avrebbe dovuto costituire parte integrante del bilancio di previsione 2013 che invero allo stato il Comune non ha ancora approvato” chiedendosi “in virtù di quale altra disposizione normativa sia stato allora possibile dare l’avvio all’attività esecutiva dell’opera”. Diversi i dubbi, tra i quali quello relativo agli alberi.

“Chiedo di sapere se la progettazione esecutiva dell’opera abbia tenuto organicamente conto del “Regolamento per il verde comunale”, ovvero se sia stata preceduta dalla redazione del progetto tecnico-colturale e se lo stesso sia stato regolarmente inviato ed approvato dalla Direzione Ambiente e in quali considerazioni siano state tenute le prescrizioni del regolamento, ovvero la cosiddetta distanza critica dal tronco per scavi ed altre operazioni e l’area minima per la realizzazione di alberatura a distanza minima dal bordo della piazzola dai fabbricati e dai pali dell’illuminazione”.

Altro nodo, l’impatto sul traffico: “Alla luce delle notizie che filtrano dagli uffici tecnici in ordine al rapporto che ci sarebbe tra quest’opera e l’assetto della mobilità che finirebbe per riverberarsi sull’intero territorio comunale” Venere chiede al sindaco “se non ritenga quanto prima necessario riferire in consiglio comunale tutti gli elementi utili per una valutazione approfondita dell’intero progetto”.