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Un nuovo tavolo istituzionale, per cercare la svolta che porti a superare lo stallo. Si spera, e si cerca, di sbloccare entro oggi la paralisi della Raffineria Eni, ferma dal 29 maggio a seguito di uno sciopero indetto dai trasportatori associati nel consorzio Lts di Taranto.
Sciopero che sinora ha impedito l'uscita dall'impianto tarantino di benzina e gasolio per gli approvvigionamenti alle stazioni di servizio e che è scattato dopo che la raffineria ha fatto un nuovo appalto a seguito della scoperta di una clamorosa truffa ai suoi danni.
La stessa azienda petrolifera avrebbe fissato per oggi la ‘data ultimativa’ per tornare alla normalità, riconfermando ai trasportatori e condizioni contrattuali concordate nei giorni scorsi dopo vari incontri e cioè che al consorzio Lts é appaltato il 50 per cento del movimento complessivo in uscita dalla raffineria mentre un altro 50 per cento rimane alle imprese Gavio di Alessandria e Bertani di Frosinone. Queste ultime, poi, si impegnano a trasferire ai locali delle quote di subappalto – un 25 per cento a testa – e ad assumere trasportatori locali. In questi giorni i trasportatori di Lts hanno stazionato all'esterno della raffineria e parcheggiato le loro autocisterne lungo i bordi della statale 106, Taranto-Reggio Calabria, senza però interrompere il traffico. Un nuovo incontro potrebbe portare alla svolta.
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