«Entro dicembre 2017 saranno rimossi tutti i 18mila fusti di materiale radioattivo della Cemerad».
Lo ha dichiarato il commissario straordinario per la bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione di Taranto, Vera Corbelli, nel corso della giornata di lavoro che si è tenuta ieri al Castello Aragonese.
Al centro dell’iniziativa la “Bonifica dell’area Vasta di Taranto, un innovativo approccio per la creazione di un laboratorio – scala 1:1”. Presente, tra gli altri, il ministro all’Ambiente, Gian Luca Galletti. Nel suo intervento, Vera Corbelli ha parlato di Area Vasta «un’area ad elevato rischio di crisi ambientale che comprende i comuni di Statte, Crispiano, Massafra, Montemesola e Taranto. 546 chilometri quadrati scarsamente urbanizzati e con 54 impianti industriali. In quest’area abbiamo avviato i primi studi e le mappature sul mar Piccolo in collaborazione con Arpa, Marina Militare e Guardia di Finanza».
Il commissario Corbelli ha sottolineato la «necessità di fare rete. Nessuna opera di bonifica può essere portata avanti da un solo soggetto ma c’è bisogno della collaborazione di tutti gli enti istituzionali». E su Cemerad ha annunciato «entro il dicembre 2017 saranno rimossi tutti i 18mila fusti di materiale radioattivo». Sempre riguardo alla Cemerad l’ing. Laura Aprile, del ministero dell’Ambiente, ha dichiarato: «E’ uno dei 23 siti in Italia a più elevato rischio». La giornata di lavoro di questa mattina s’inserisce in una precisa strategia voluta dal Commissario Straordinario volta a condividere con Istituzioni, Università, Sindacati, Imprenditori, Parti Sociali, mondo della scuola, il lavoro svolto fino ad ora e i risultati ottenuti.
A tal proposito sono già in programma nei prossimi mesi incontri, seminari, workshop, per rappresentare il percorso tecnico-scientifico-operativo intrapreso e confrontarsi sullo stesso. Questa programmazione si concluderà la prossima primavera (2017) con un convegno che sancisce i punti fermi delle azioni svolte e delle misure attuate nell’ambito della bonifica tarantina.