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Emiliano: L’oncologico si farà

“Non c’è alcun rischio che il polo oncologico da realizzarsi al Moscati resti un progetto sulla carta. Si farà, ad ogni costo, anche ricorrendo all’aumento della pressione fiscale”.

E’ l’impegno preso e sottolineato a gran voce, ieri, dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, invitato dai Liberi e Pensanti a partecipare al convegno “Disordine ospedaliero – I malati non sono numeri”. L’iniziativa organizzata dallo stesso Comitato presso l’Auditorium del SS. Annunziata, ha richiamato l’attenzione di molti, non solo giornalisti e addetti ai lavori, per la centralità del tema trattato nel discorso complessivo sul futuro di Taranto. Un intervento incalzava l’altro, dal tavolo dei relatori e dalla platea, ad illustrare i punti di vista, diversi, sulla situazione della sanità pubblica locale. L’analisi dei Liberi e Pensanti, nelle parole tra gli altri, di Giovanni Raimondi e Virginia Rondinelli, ha riportato le esperienze dei cittadini/ pazienti alle prese con l’inadeguatezza dell’offerta sanitaria, medici e dirigenti hanno invece sciorinato numeri e disegnato prospettive.

E mentre Stefano Rossi, direttore generale della Asl ha scatenato non poche polemiche, usando un vocabolario e toni imprenditorial-manageriali mal digeriti da alcuni malati presenti in sala – la Asl resta pur sempre un’azienda – Emiliano ha strappato, più di una volta, qualche applauso. Soprattutto da parte di quegli stessi malati oncologici che attendono risposte: diagnosi corrette e assistenza. Le stesse che spesso sono costretti a cercare altrove, lontano dalla Puglia. Forse ieri si sarebbe dovuto pensare a curare meglio i loro interventi, rimasti estemporanei. Tra i relatori c’erano anche il direttore sanitario del Moscati, Teresa Coccioli e il responsabile della Struttura complessa di Oncologia medica dell’ospedale, Salvatore Pisconti. Si sono sentite rassicurazioni, da parte di Emiliano, anche su quella che dovrebbe essere l’organizzazione del futuro polo oncologico e la sua autonomia giuridica e gestionale.

“L’IRCSS di Bari – ha sottolineato il governatore – non è un colonizzatore, si lavorerà in sinergia e l’autonomia sarà garantita. Poi resta chiaro che dal Governo debba arrivare un segnale positivo per Taranto, la possibilità di spendere altro denaro per la sanità, di avere maggiore spazio finanziario. A Renzi ho fatto avere i risultati delle ultime ricerche epidemiologiche. Il mio impegno per questa città è assicurato”.