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Ruoli ed esperienze a confronto sui beni confiscati alla mafia

“La diffusione della cultura della legalità è il primo strumento per combattere il crimine organizzato, che ormai ha assunto una dimensione particolarmente importante anche nel nostro territorio”; così il presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Taranto, Cosimo Damiano Latorre ha introdotto la tavola rotonda sul tema “La gestione dei beni sequestrati alla criminalità – ruoli ed esperienze a confronto”, organizzata presso il Relais Histò, con il patrocinio del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, nonché della Fondazione Nazionale dei Commercialisti e del Tribunale di Taranto.

A relazionare il Procuratore aggiunto della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Taranto, Pietro Argentino, il giudice della 2ª Sezione Penale del Tribunale di Taranto, Fulvia Misserini e Luca D’Amore, ricercatore della Federazione Nazionale dei Commercialisti. Per i saluti istituzionali, presenti il vice presidente dell’Ordine Vito Montanaro, il presidente del Tribunale di Taranto Franco Lucafò e il presidente della Fondazione Nazionale Commercialisti Giorgio Sganga, che ha apprezzato il grande lavoro dell’Ordine. “I commercialisti – ha dichiarato – sono da sempre al fianco dello Stato e delle sue istituzioni nella lotta al crimine organizzato, ecco perché sono qui a Taranto”.

Gli interventi che si sono susseguiti hanno evidenziato il grande impegno profuso dai Commercialisti nell’amministrazione giudiziaria dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità, tra mille difficoltà e rischi. “Su questo settore – afferma il presidente dell’ordine Latorre – è giusto investire per il futuro della nostra professione e per la tenuta economica e democratica del nostro Paese. Da qui la necessità di mettere a confronto ruoli ed esperienze di attori protagonisti che ogni giorno si confrontano su questi temi”.