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Tombe e necropoli, c’è solo un’offerta

Le imprese che gravitano attorno al mondo dell’archeologia si uniscono per gestire i siti del Comune.

Nei giorni scorsi, infatti, la commissione giudicatrice della direzione Patrimonio ha proceduto all’apertura delle buste contenenti le offerte per la gestione dei siti archeologici della città. L’unica offerta è arrivata dall’associazione temporanea d’imprese composta dalla cooperativa Novelune, dalla coop. Ethra e dalla società cooperativa Polisviluppo. L’iter che porterà all’assegnazione definitiva dell’appalto potrebbe completarsi già nei prossimi mesi. Una circostanza che permetterebbe a tarantini e turisti di tornare a visitare tombe, cripte ed ipogei che rientrano nel patrimonio comunale.

L’avviso, pubblicato in estate, ha preso spunto dal protocollo d’intesa sottoscritto tra il Comune e la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia, approvato dalla Giunta comunale ad ottobre 2013. Ecco i siti archeologici oggetto dell’appalto della durata di cinque anni: area di necropoli epoca greca (via Marche); tomba degli atleti (via Crispi n.2); tomba a camera con porta dipinta (via Pio XII); tomba a quattro camere funerarie (via Polibio); ipogeo funerario e mura greche di Palazzo delli Ponti (Taranto Vecchia); sito archeologico di largo San Martino (Taranto Vecchia); tombe Gemine (via Sardegna); tomba con porte lapidee (via Umbria, 132); tomba a semicamera con nicchie (via Alto Adige); resti termali (viale Virgilio n. 4); chiesa ipogea cripta del Redentore (via Terni). «L’amministrazione comunale – è scritto nell’avviso pubblico – intende affidare la concessione dei siti e dei seguenti specifici servizi necessari per la loro gestione: sbigliettamento; produzione e vendita di cataloghi, sussidi catalografici, audiovisivi ed informatici; servizio di guida ai siti archeologici ed agli ipogei. Queste attività dovranno essere assicurate senza alcun costo a carico del Comune e saranno coordinate e dirette dalla Direzione Patrimonio».