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Discariche a cielo aperto a Paolo VI

«Paolo VI? Alla periferia della periferia. Non bisogna prendersela solo con i politici che sono indirettamente responsabili di situazioni del genere. Nelle periferie di Taranto, e non solo, i rifiuti di ogni genere, specialmente quelli speciali, dovrebbero essere raccolti e smaltiti da aziende autorizzate, ma in molti casi, da noi, non accade».

Così Alfredo Luigi Conti, presidente del movimento Taranto Diritto di Volare. «Nei giorni scorsi, un amico attento e sensibile all’ambiente, mi ha chiamato per farmi vedere ciò che accade e si trova nel suo quartiere: Paolo VI. Abituato alle discariche a cielo aperto che spesso trovo sul litorale di Taranto, volevo accertarmi della segnalazione. Ci sono cittadini furbetti e, mi riferisco a chi lavora a nero, oppure agli incivili che smaltiscono residui di murature o servizi igienici, lasciandoli per strada oppure in mezzo a macchie di verde cresciute spontaneamente in un ambiente bellissimo. Questi, anziché portarli dove compete li abbandonano.

Nel tragitto che abbiamo fatto, partendo dalle strade alle spalle della Corte d’Appello fino ad alla Masseria Vaccarella, storico dopolavoro dell’italsider e dell’Ilva ho rilevato situazioni assurde. Chiedo quindi, agli Enti preposti, e quindi al Comune, di intervenire subito per ridare un minimo di dignità a questa parte della periferia».