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Poste Italiane, i sindacati: Centinaia di posti a rischio a Taranto e provincia

«Centinaia di posti di lavoro a rischio solo nella provincia di Taranto e aumento dei tempi di consegna della posta con le conseguenti difficoltà soprattutto per le fasce deboli come gli anziani».

Sono solo alcuni dei motivi che hanno spinto anche le organizzazioni sindacali di Taranto a ribadire il proprio “no” alla privatizzazione di Poste Italiane. Ed è su questo argomento che venerdì, nella sede della Camera del lavoro di Taranto, in via Dionisio 20, si terrà l’attivo unitario con i lavoratori di Poste Italiane a partire dalle 17 con le sigle Slc Cgil, Failp Cisal, Confsal Com, Ugl Com.

«Un momento durante il quale – spiegano dalla Slc Cgil – saranno illustrate ai lavoratori, ma anche agli utenti le motivazioni dello sciopero generale indetto per il 4 novembre prossimo e che vuole diventare anche un appello all’opinione pubblica affinché sostenga la lotta per scongiurare una privatizzazione che ha il solo fine fare cassa e recuperare qualche miliardo di euro per incidere in quantità insignificante sul debito pubblico, ma che non tiene in considerazione il ruolo sociale svolto da Poste Italiane sull’intero territorio nazionale locale».