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Cementir, la protesta si sposta a Roma

Mobilitazione sindacale contro i licenziamenti annunciati dalla Cementir. La protesta organizzata, dalle sigle territoriali di Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil e dalla Fisascat Cisl Taranto Brindisi e Filcams Cgil in rappresentanza dei dipendenti dell’appalto pulizie industriali, si sposta a Roma.

Nella tarda serata di ieri decine di lavoratori dello stabilimento Cementir di Taranto sono partiti alla volta della Capitale, per manifestare questa mattina davanti alla sede del Ministero dello sviluppo economico, dove alle 11 avrà luogo l’incontro richiesto dalle organizzazioni sindacali contro i tagli all’occupazione diretta e indiretta nei cementifici italiani del Gruppo Caltagirone.

«La vertenza – spiegano Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil – punta a scongiurare i licenziamenti nel sito tarantino di 47 dipendenti diretti, sui 106 complessivi annunciati per tutti i propri stabilimenti in Italia» mentre Fisascat Cisl Taranto Brindisi e Filcams Cgil «sono fortemente preoccupate per il futuro occupazionale di 11 dipendenti della Pulisan, azienda titolare di appalto presso lo stesso stabilimento per i servizi di pulizia civile e industriale, che analogamente rischiano il posto di lavoro. Questi lavoratori, inquadrati contrattualmente nel settore pulizie civili ed industriali, in caso di parziale o totale chiusura dello stabilimento ionico non potrebbero godere di ammortizzatori sociali, per cui si chiede che il Mise autorizzi a loro favore misure alternative». Intanto ieri si è tenuto un incontro tra lo Slai Cobas per il sindacato di classe rappresentato da Rsa Cementir e Slai Cobas provinciale e il responsabile della task force regionale per le aree di crisi, Leo Caroli, in merito alla vertenza Cementir, che ha dichiarato 107 esuberi di cui 47 nel sito di Taranto.

«L’incontro – dicono dallo Slai Cobas – si è concluso con l’impegno a ritrovarsi presto dopo l’incontro al Mise. Già il 7 novembre in Regione è convocato il tavolo. Caroli si è reso disponibile a portare anche in questo tavolo il punto di vista dello Slai Cobas e a incontrarci subito dopo. Intanto nei prossimi giorni e in vista del 7 novembre – invieremo una nota organica con le nostre proposte, su cui ci confronteremo con l’assemblea dei lavoratori per arrivare a una nuova mobilitazione generale incisiva già per il 7 novembre».