TARANTO – Accoltellamento in discoteca : indagati l’organizzatore dell’evento, un addetto alla sicurezza e un pr per il reato di falsa testimonianza.
L’episodio è avvenuto nel febbraio 2013 in una nota discoteca tarantina.
Aggredito e accoltellato in modo grave un ufficiale della marina mercantile per un piede calpestato sulla pista da ballo. Futili motivi che nella notte tra il 9 e il 10 febbraio portarono al ferimento dell’uomo. Qualche settimana dopo i carabinieri della Compagnia del capoluogo jonico notificarono ordinanze di custodia cautelare in carcere a tre giovani, accusati di tentato omicidio. In cella finirono V. L., 30 anni, G. D., 20, e G.S., 22, tutti già noti alle forze dell’ordine.
La vittima venne trovata per terra vicino alla discoteca dai militari dell’Arma e dai soccorritori del 118. Il malcapitato era sanguinante e privo di sensi. Era stato accoltellato all’addome, alla schiena e al collo.
L’ufficiale della marina mercantile venne sottoposto ad un delicato intervento chirurgico e rimase ricoverato in ospedale per oltre venti giorni, con riserva di prognosi. Ora per quell’ episodio la Procura tarantina ha fatto notificarono l’avviso di conclusione delle indagini preliminari a quattro persone.
Dinanzi ai giudici della prima sezione penale del tribunale avrebbero detto il falso o taciuto in tutto o in parte su ciò che sapevano in ordine al tentato omicidio avvenuto in discoteca. Per l’accusa l’organizzatore dell’evento, un quarantenne, ha negato di aver visto l’aggressione ai danni dell’ufficiale della marina mercantile.
L’addetto alla sicurezza, un quarantaduenne, ha dichiarato di non essere mai entrato all’interno della discoteca per portare via il ferito e di aver rinvenuto la vittima per terra vicino ad un palo e di essersi intrattenuto con uno dei presunti autori del ferimento pochi istanti prima dell’aggressione.
Il pr, un quarantunenne, sempre secondo l’accusa avrebbe negato di aver visto i ragazzi cui aveva venduto i biglietti in discoteca e negato di aver assistito al pestaggio.
Indagata anche una conoscente di uno dei presunti autori dell’accoltellamento.
La donna, che ha ventisei anni, ha dichiarato ai giudici che lo conosceva da soli due mesi, che era un’amica di famiglia e che era stata sempre da sola in sua compagnia la sera del 10 febbraio.