«Adesso il Comune, con i soldi incassati dagli espositori del mercatino per l’occupazione di suolo pubblico, si attivi per gli addobbi natalizi».
E’ la proposta che arriva dai commercianti del Borgo, dopo le polemiche esplose per la presenza del mercatino di “Per Bacco”, che da ieri e fino a lunedì vedrà decine di bancarelle disseminate tra via D’Aquino e via Di Palma. A lanciare l’idea è stato Vincenzo Scialpi, commerciante che opera in via D’Aquino e componente del direttivo di Federmoda. Sulla vetrina del suo negozio ha affisso una locandina sulla quale c’è scritto: “Speravamo in una diversa immagine di via D’Aquino”. una orginale forma di protesta, condivisa da altri commercianti.
«Noi ci siamo messi in gioco. Domenica scorsa abbiamo organizzato a nostre spese, e lo faremo anche nelle prossime domeniche, un momento musicale di qualità con alcuni violinisti. Lo facciamo nel tentativo di restituire al centro della città quell’immagine di salotto buono che poi viene macchiata con iniziative come quella che vediamo in questi giorni. Quelle che vediamo in questi giorni in via D’Aquino, via Di Palma e Piazza Immacolata, non sono iniziative ma un qualsiasi mercatino di periferia. Magari se le associazioni di categoria fossero state coinvolte avremmo potuto dare un contributo di idee». Oggi lancia un appello all’Amministrazione comunale.
«Visto che il Comune ha incassato circa 250 euro per l’occupazione del suolo pubblico di ciascuna bancarella, ci aspettiamo che quei soldi siano spesi per addobbare al meglio la città in vista delle festività natalizie». Riguardo alle “bancarelle che invadono la via principale del centro cittadino” si registra anche la presa di posizione di Alfredo Spalluto, consigliere comunale (Prossima Taranto Democratica).
«Dispiace constatare il comprensibile malcontento dei commercianti di via D’Aquino invaso da banali bancarelle – attacca Spalluto. E per questo chiedo al sindaco di incontrare i commercianti della zona per constatare direttamente la situazione e mettere riparo al più presto». L’invasione non è stata accolta di buon grado dai commercianti, che ieri mattina nell’alzare le saracinesche dei negozi guardavano sbigottiti lo spettacolo che si presenteva ai loro occhi: vetrine oscurate dai gazebo degli ambulanti e un frullato di odori e colori decisamente poco in linea con l’aspetto elegante che si vorrebbe dare al Borgo. L’insurrezione è stata immediata. «In centro servono manifestazioni adeguate», ha commentato spazientito Salvatore Cafiero, presidente della delegazione Borgo di Confcommercio.
«In questo evento non c’è alcun rispetto per i commercianti che lavorano qui 365 giorni all’anno pagando fitti altissimi». Il dito è puntato soprattutto contro l’amministrazione comunale: «Non ho più parole», dice Floriana De Gennaro. «Ieri mattina ci siamo svegliati con questo scempio davanti agli occhi: c’erano cassette di banane per terra, in via D’Aquino. Abbiamo proprio toccato il fondo. Sono indignata e ce l’ho con il Comune: di solito quando si organizzano questi eventi si presenta un progetto e allora mi chiedo se chi ha rilasciato le autorizzazioni abbia visto davvero quel che si voleva realizzare».