Recita di Natale vietata? Per alcuni genitori è un affronto ma il preside ribatte: E’ tutto falso. In una classe della scuola Carrieri, la recita di Natale diventa un caso. In una lettera, inviata all’arcivescovo mons. Filippo Santoro ma anche all’Ufficio Scolastico regionale, i genitori raccontano quello che definiscono «un fatto gravissimo, lesivo del diritto dei nostri figli di organizzare e tenere la recita scolastica in occasione delle festività natalizie».
Nella missiva (che riporta in calce 23 firme di genitori) spiegano che «a tale libera scelta si è opposta fermamente una coppia di genitori i quali, sulla scorta della loro “laicità”, manifestando contrarietà verso lo spirito del Natale, caratterizzato, a loro dire, da una matrice esclusivamente cattolica, hanno chiesto ed ottenuto che il dirigente scolastico vietasse lo svolgimento della recita, creando malcontento sia tra i bambini, mortificati e confusi per tale scelta, che tra noi genitiori». Alla tradizionale recita, quindi, sarebbero stati preferiti i canti natalizi. Ma, anche in questo caso, ci sarebbero state delle… resistenze.
«Hanno chiesto di inserire melodie di autori italiani di musica leggera e di depennare canti tipici come “Tu scendi dalle stelle” perchè, a loro giudizio, è troppo chiaro il riferimento a Gesù Bambino. Questo comportamento non può essere accettato passivamente – dicono i genitori. E’ evidente che organizzare una recita scolastica che richiama i principi cristiani di fratellanza, amore e tolleranza, che costituiscono i principi fondanti della stessa democrazia, significa semplicemente perpetuare una tradizione culturale italiana. Una manifestazione di questo genere, del tutto occasionale e sporadica, anche in relazione alla tenera età dei bambini, non può essere considerata attività di indottrinamento o di proselitismo, ma è semplicemente, come detto, espressione del patrimonio culturale e storico del Paese nel quale viviamo».
Il dirigente della scuola Carrieri, Pietro Mario Pedone, da noi contattato telefonicamente, ha però smentito la ricostruzione dei genitori. «E’ tutto falso. Ho già dato mandato ai miei legali di valutare se ci sono gli estremi per una denuncia perchè la recita programmata si farà come in tutte le altre classi della scuola. Sono sempre stato per l’inclusione di tutti i bambini, anche per questo la recita natalizia si farà». Discorso chiuso? Forse no. «Ho già convocato un incontro con tutti i genitori – spiega il dirigente scolastico. Devono mettersi d’accordo tra loro fermo restando che la recita si deve fare».