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Qualità della vita, Taranto sale a fatica ma resta in coda

Ultimi in Puglia, al 105esimo posto della classifica nazionale.

Dietro di noi solo Crotone, Napoli. Caserta, Reggio Calabria e Vibo Valentia. Certo, rispetto all’anno scorso guadagnamo due posizioni, ma come provincia di Taranto restiamo nella parte (molto) bassa della graduatoria sulla Qualità della Vita in Italia stilata da Il Sole 24 Ore. Aosta è al primo posto. L’indagine, giunta alla 27esima edizione, ogni anno mette a confronto la vivibilità nelle province italiane su un’ampia serie di indicatori (aggiornati al 2015 e al 2016) articolati in sei settori d’indagine: Affari, lavoro e innovazione; Reddito, risparmi e consumi; Ambiente, servizi e welfare; Demografia, famiglia, integrazione; Giustizia, sicurezza, reati; Cultura, tempo libero e partecipazione. Ad andare male è tutto il Mezzogiorno, mentre per restare in ambito regionale Bari è 85esima e guadagna tre punti rispetto allo scorso anno; quindi Lecce 92esima, la provincia di Brindisi 96esima, Foggia 102esima, Bat 104esima e quindi Taranto.

Questo mentre il Pil pro capite al Mezzogiorno è di 17.800 euro, più basso del 44,2% rispetto a quello del Centro-Nord secondo l’Istat, che rileva un differenziale negativo “molto ampio” ma lievemente in riduzione dal 2014 quando era del 44,5% nel 2014.

In termini di reddito disponibile per abitante, il divario scende al 34,3% (35% nel 2014). Il Pil per abitante risulta pari a 33.400 euro nel Nord-ovest, a 32.300 euro nel Nord-est e a 29.300 euro nel Centro. Tornando alla classifica de Il Sole 24 Ore, molto male per Taranto l’ecosistema urbano, male anche i servizi per l’infanzia (87esimo posto). Ottantesima posizione nella graduatoria per la spesa sociale; in positivo per la nostra provincia i collegamenti internet ad alta velocità (Banda Larga): venticinquesimo posto.