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L’impegno della Polizia per il reparto di Ematologia

Due nuovi smart tv sono stati installati negli spazi riservati al “day hospital” del reparto di Ematologia dell’Ospedale Moscati di Taranto.

La donazione, che si deve al Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato, Giuseppe Caramia, e al personale della caserma “Giovanni D’Oria”, è stata benedetta con una messa celebrata proprio all’interno dell’ospedale, ad inizio settimana, dall’arcivescovo di Taranto Filippo Santoro. A sostenere l’iniziativa anche l’associazione Arciragazzi che, da quindici anni, opera nello stesso reparto, attraverso interventi ludico-educativi in favore di bambini e ragazzi in cura e delle loro famiglie. L’idea della donazione, oltre ad esprimere un sentimento di solidarietà verso le persone costrette a confrontarsi con gravi malattie, nasce anche per tenere vivo il ricordo di Giovanni Santeramo, Assistente Capo della Polizia di Stato di Taranto, scomparso prematuramente nel 2008, a causa di un linfoma, proprio mentre riceveva le ultime cure presso l’Ospedale Moscati.

Santeramo non ha lasciato solo un ricordo ben vivo nella mente dei suoi colleghi, ma anche una testimonianza del suo vissuto personale rispetto all’evento doloroso e difficile della malattia. Uno scritto che, in seguito, è stato stampato con il titolo “Il sintomo della vita”. “La famiglia degli operatori di polizia” è peraltro assai vicina a quella dei pazienti ospedalieri, anche per la naturale esposizione al rischio che comporta l’esercizio della professione. Sono inoltre sempre più frequenti i casi di malattia che i colleghi di Santeramo sono costretti a registrare.

Lo spirito che ha animato la donazione è dunque quello della “polizia di prossimità” intendendo, con questa espressione, la vicinanza alle persone che attraversano periodi più o meno lunghi nelle corsie d’ospedale. Gli smart tv serviranno a rendere meno penosa l’attesa a tutti i pazienti in trattamento con la chemio, una terapia che ha tempi di somministrazione lunghi ed estenuanti.

L’occasione è stata dunque un momento di riflessione, nel ricordo di Giovanni Santeramo, sul confine davvero sottile che separa la condizione di benessere da quella di segno opposto, tra la quotidianità familiare e lavorativa, la tendenza a drammatizzare anche contrasti di poco conto e il significato della vita. Una malattia comporta tanto dolore ma al tempo stesso è in grado di ristabilire l’ordine delle priorità, suggerendo un equilibrio che si immaginava perso. Lo sottolinea, in qualche modo, anche Ottavio Andriani, atleta della Polizia che ha corso la maratona di New York, nel 2014, donando la maglia che indossava quel giorno all’Ospedale Moscati: “Quando decidi di correre per qualcuno invece che per te stesso, sai benissimo che per arrivare fino in fondo devi essere disposto a dare di più, anche quando pensavi di aver già dato tutto”.