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Processo antidroga “Reset”, ecco le condanne. I nomi

Sconti di pena in appello il processo antidroga “Reset”.

I giudici di secondo grado ieri sera hanno emesso la sentenza nei confronti degli imputati condannati in primo grado dal gup con il rito abbreviato. Ecco il verdetto: Gianfranco Mandrillo da 12 anni a 10 anni e 6 mesi di reclusione; Pietro Lezza da 9 anni a 6 anni; Gianfranco Galeone, da 6 anni a 5 anni; Ciro Nannavecchia da 8 anni e 2 mesi a 6 anni e 8 mesi; pena confermata e cioè 6 anni e 10 per Francesco Vitale; Pasquale Serio Sisto da 6 anni a 5 anni e 4 mesi, Stefano Marangi da 4 anni a 2 anni e 8 mesi.

Il collegio di difesa è composto dagli avvocati Fabrizio Lamanna, Salvatore Maggio, Andrea Silvestre, Angelo Casa, Diego Maggi e Lorenzo Cantore. L’operazione Reset portò all’arresto di 27 persone, 16 delle quali finite in carcere e 11 ai domiciliari. L’indagine, condotta dai poliziotti del commissariato consentì di azzerare a Grottaglie e nei paesi vicini le attività legate agli stupefacenti, permettendo di “mettere a nudo una realtà sommersa e difficilmente immaginabile nelle sue effettive dimensioni” aveva scritto il gip. Nell’udienza preliminare dello scorso anno 25 gli imputati coinvolti nell’operazione antidroga.

Il giudice Patrizia Todisco aveva accolto tutte le richieste formulate dal sostituto procuratore Giovanna Cannarile che aveva coordinato l’attività investigativa dei poliziotti del commissariato di Grottaglie. Oltre alle condanne con l’abbreviato, sette patteggiamenti e dieci rinvii a giudizio. Per gli imputati che hanno scelto il rito abbreviato la sentenza di primo grado a marzo del 2015, ieri, invece, il verdetto d’appello.